Foligno, raid degli anarchici contro le Poste: squarciate le gomme a 5 auto. C'è la rivendicazione online. Indagano i carabinieri

La rivendicazione del raid anarchico apparsa su Internet
FOLIGNO - «Tagliate le gomme e polvere nei serbatoi a 5 auto...

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FOLIGNO - «Tagliate le gomme e polvere nei serbatoi a 5 auto delle poste italiane. In solidarietà a Anna e Silvia». Spunta la pista anarchica. Sono le due brevi righe che compaiono da alcuni giorni su un sito internet con le quali si rivendica l’attribuzione di paternità dei danneggiamenti, appunto a carico di 5 auto di poste italiane, avvenuto nella prima settimana di giugno a Foligno, nella zona industriale de La Paciana. L’autore o gli autori dei danneggiamenti, stando anche al testo pubblicato in rete, sarebbero riferibili alla cosiddetta “galassia anarchica” e l’azione, una delle tante su scala nazionale, sarebbe stata compiuta come gesto per attirare attenzione dando “solidarietà a Anna e Silvia” due donne di area anarchica entrambe detenute. L’azione, come detto, s’è concretizzata nel solo danneggiamento dei mezzi di servizio delle poste e nessuna persona risulta aver patito conseguenze di sorta. L’azione dimostrativa e i conseguenti danneggiamenti rientrano nel contesto di una ampia campagna di solidarietà nei confronti delle due donne. Il danneggiamento, stando a quanto si apprende dal sito che ha divulgato il fatto, è stata compiuta il 5 giugno scorso e il post porta la data di pubblicazione dell’8 giugno. Del danneggiamento si stanno occupando i carabinieri che sul punto stanno svolgendo le indagini del caso. Quella di Foligno pare essere una scelta del tutto casuale nell’ambito della campagna nazionale di solidarietà. Anche la zona individuata per compiere il danneggiamento potrebbe esser stata preferita forse per il semplice fatto che in un parcheggio si trovavano posteggiate auto di poste italiane. Casualità o meno saranno le indagini a chiarire ogni dettaglio dei fatti accaduti ad inizio mese e a dare un senso a quei danneggiamenti per i quali s’è aperta l’ipotesi di un’azione firmata da chi farebbe riferimento alla galassia anarchica. Potrebbe trattarsi, va poi sottolineato, di un blitz isolato anche perché di fatti del genere in città e nel comprensorio di riferimento non si ha memoria. Così come di fatto quasi nessuno s’è accorto dell’accaduto, anche l’intervento dei carabinieri è stato svolto nel massimo riserbo. L’unico elemento che ha superato la fitta cortina di riserbo sul caso è proprio il sito e quanto circola in rete con le due righe di attribuzione di paternità del danneggiamento. Insomma una ricerca di evidenza riverberata attraverso il mondo virtuale di Internet. Il tutto mentre in quello reale nessuno s’è accorto di nulla. Nessuno al di fuori di chi ha scoperto i danni e di chi ha poi avviato – nel caso specifico i carabinieri – le investigazioni tese ad accertare i fatti, la loro dinamica, l’evoluzione e, soprattutto, la reale consistenza dell’accaduto. Come sempre accade in questi casi le indagini proseguono e puntano a chiarire tutti i contorni dell’accaduto che risale, stando sempre a quanto pubblicato dal sito che ha reso pubblico il danneggiamento, a oltre tre settimane fa.
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Il Messaggero