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FOLIGNO - “Per il patrocinio concesso alla proiezione del film “Il testimone” il sindaco e la giunta ci chiedano scusa”. È la voce, corale, degli ucraini che ieri, dalle 15 alle 16.30 hanno manifestato, e con loro diversi esponenti politici, in piazza Matteotti per esprimere il dissenso e la loro preoccupazione proprio in relazione alla concessione del patrocinio alla manifestazione organizzata dal Fronte del Dissenso Umbria che ha preso le mosse ieri dalle 16.30 nella sala rossa di Palazzo Trinci.
IL PUNTO
Quanti hanno espresso il proprio disappunto hanno sottolineato che la protesta riguarda non la proiezione in se stessa- già avvenuta in diverse città d’Italia e in altrettante non permessa - ma al fatto che “la concessione del patrocinio è un atto che ha un peso politico che equivarrebbe non trascurabile”.
I NUMERI
Alla manifestazione in piazza Matteotti, che s’è svolta senza alcun problema, hanno preso parte circa 130 manifestanti, tra cui anche rappresentanti degli ucraini arrivati dalla Marche, che hanno espresso le rispettive posizioni motivando le proprie ragioni di dissenso. Alla Proiezione del film, andata in scena a a poche decine di metri, sono invece intervenute un centinaio di persone. Ad introdurre ci ha pensato Moreno Pasquinelli a nome degli organizzatori del Fronte del Dissenso Umbria. Mentre stava parlando s’è innescato un acceso battibecco con una persona, uomo, ed alcuni altri partecipanti tra il pubblico del pubblico che, esprimendo posizioni in contrapposizione con l’oggetto della proiezione, ha rivendicato la libertà di espressione. Per calmare i toni della discussione è intervenuta la polizia che ha invitato la persona ad uscire temporaneamente a portarsi appena fuori la sala. Poi tutto è proceduto con la proiezione de “Il testimone” e il successivo dibattito.
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