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FOLIGNO - Sale la febbre da Carnevale di Sant’Eraclio. E cresce l’attesa per i corsi mascherati e la festa dopo l’enorme successo riscontrato a Roma in occasione della manifestazione nazionale “Viva la Befana”. Al Laboratorio dei carri sono al lavoro ogni giorno, senza soluzione di continuità, tra le 60 e le oltre 100 persone che, nel pieno spirito del volontariato, stanno per dar vita all’ennesimo spettacolo di Carnevale. I corsi mascherati, con i 6 carri allegorici, usciranno il 5, 12 e 19 febbraio e dal 2 febbraio riaprirà i battenti – la location è ancora un segreto – la Taverna del Carnevale. “L’importante esperienza a Roma – ha detto Fabio Bonifazi, presidente del Carnevale – è stata una importantissima vetrina per la città e, parlando di noi, per il Carnevale di Sant’Eraclio. Siamo stati un inatteso elemento di grande novità che ha calamitato le 50mila e più persone a fare da pubblico e che hanno scattato migliaia e migliaia di foto”. “A Roma – gli fa eco Roberto Mosconi – è stato un piacevolissimo delirio. Basti pensare che per percorrere 800 metri ci abbiamo messo, tanta era la gente in mezzo cui dovevamo transitare, un’ora e 20 minuti. Ed è stato anche bellissimo vedere Papa Francesco accogliere, tra i doni portati dai Re Magi, “Il Calice della sofferenza” realizzato dallo scultore di Sant’Eraclio Vincenzo Petesse”. Il “Calice della Sofferenza”, scolpito nella radica d’ulivo, è stato così spiegato dallo stesso Petesse: “Come il legno di questo calice screpolato, difettoso, sofferente, con parti erose che interrompono la continuità delle decorazioni, così è la condizione umana sottoposta a mille tribolazioni, paure, sofferenze. Poi, però, il volto di Cristo, ci da la speranza di essere degni delle sue promesse”. E sull’esperienza romana il presidente Bonifazi ha voluto ringraziare Sergio Balestrini organizzatore di “Viva la Befana” nella Capitale: “ringrazio – dice Bonifazi - per l'opportunità che ci è stata data e che ci ha consentito di vivere un'esperienza unica. Un'esperienza che si potrebbe ripetere in futuro qualora vogliate coinvolgerci e i mezzi ce lo consentano. Una bella sfacchinata materiale e mentale. Abbiamo iniziato mesi fa a organizzare ed eravamo preoccupati del risultato, delle difficoltà che avremmo trovato sul posto dovendo trasportare le strutture che hanno sfilato, ma poi è andato tutto liscio. All'arrivo ci siamo resi conto che sarebbe stato tutto semplice e così è stato. Immersi nella folla, protagonisti con la P maiuscola nel corteo, immortalati da migliaia di telefonini. Giornata fantastica. Su RaiUno – prosegue - , nel corso della diretta della messa celebrata dal Papa, abbiamo fatto da padroni nei pochi minuti dedicati alle riprese esterne alla chiesa.
Il Messaggero