Foligno, Carnevale di Sant’Eraclio la carica dei volontari per la festa

Foligno, Carnevale di Sant’Eraclio la carica dei volontari per la festa
di Giovanni Camirri
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 16:19

FOLIGNO - Sale la febbre da Carnevale di Sant’Eraclio. E cresce l’attesa per i corsi mascherati e la festa dopo l’enorme successo riscontrato a Roma in occasione della manifestazione nazionale “Viva la Befana”. Al Laboratorio dei carri sono al lavoro ogni giorno, senza soluzione di continuità, tra le 60 e le oltre 100 persone che, nel pieno spirito del volontariato, stanno per dar vita all’ennesimo spettacolo di Carnevale. I corsi mascherati, con i 6 carri allegorici, usciranno il 5, 12 e 19 febbraio e dal 2 febbraio riaprirà i battenti – la location è ancora un segreto – la Taverna del Carnevale. “L’importante esperienza a Roma – ha detto Fabio Bonifazi, presidente del Carnevale – è stata una importantissima vetrina per la città e, parlando di noi, per il Carnevale di Sant’Eraclio. Siamo stati un inatteso elemento di grande novità che ha calamitato le 50mila e più persone a fare da pubblico e che hanno scattato migliaia e migliaia di foto”. “A Roma – gli fa eco Roberto Mosconi – è stato un piacevolissimo delirio. Basti pensare che per percorrere 800 metri ci abbiamo messo, tanta era la gente in mezzo cui dovevamo transitare, un’ora e 20 minuti. Ed è stato anche bellissimo vedere Papa Francesco accogliere, tra i doni portati dai Re Magi, “Il Calice della sofferenza” realizzato dallo scultore di Sant’Eraclio Vincenzo Petesse”. Il “Calice della Sofferenza”, scolpito nella radica d’ulivo, è stato così spiegato dallo stesso Petesse: “Come il legno di questo calice screpolato, difettoso, sofferente, con parti erose che interrompono la continuità delle decorazioni, così è la condizione umana sottoposta a mille tribolazioni, paure, sofferenze. Poi, però, il volto di Cristo, ci da la speranza di essere degni delle sue promesse”. E sull’esperienza romana il presidente Bonifazi ha voluto ringraziare Sergio Balestrini organizzatore di “Viva la Befana” nella Capitale: “ringrazio – dice Bonifazi - per l'opportunità che ci è stata data e che ci ha consentito di vivere un'esperienza unica.

Un'esperienza che si potrebbe ripetere in futuro qualora vogliate coinvolgerci e i mezzi ce lo consentano. Una bella sfacchinata materiale e mentale. Abbiamo iniziato mesi fa a organizzare ed eravamo preoccupati del risultato, delle difficoltà che avremmo trovato sul posto dovendo trasportare le strutture che hanno sfilato, ma poi è andato tutto liscio. All'arrivo ci siamo resi conto che sarebbe stato tutto semplice e così è stato. Immersi nella folla, protagonisti con la P maiuscola nel corteo, immortalati da migliaia di telefonini. Giornata fantastica. Su RaiUno – prosegue - , nel corso della diretta della messa celebrata dal Papa, abbiamo fatto da padroni nei pochi minuti dedicati alle riprese esterne alla chiesa. Dei primi piani stupendi”. Ed ora si prosegue col lavoro in vista degli appuntamenti del Carnevale di Sant’Eraclio. La macchina del Carnevale dei Ragazzi di Sant'Eraclio s’è rimessa in moto da diverso tempo per ripartire dopo due edizioni saltate a causa della pandemia. L'edizione estiva dello scorso giugno è stata la prova generale della ripartenza, il successo riscosso è stato la conferma che “il Carnevale c'è e che i carnevalari non mollano”. L'ultima edizione del Carnevale, quella del 2020, realizzata sul filo del lockdown, mescolò in qualche modo le allegre maschere carnevalesche con le mascherine chirurgiche. Era la numero 60 perché, ricordiamo, l'Associazione Carnevale dei Ragazzi nacque nel 1961, anche se da queste parti il carnevale si è sempre festeggiato. La gente di Sant'Eraclio ha sempre avuto, infatti, l'animo dello sberleffo e del divertimento fin da quando, come riportano gli antichi annali del XVI secolo, i frati Olivetani di Mormonzone del vicino e ormai dismesso convento benedettino, organizzavano in paese una festa di popolo goduta per la strade, in contrapposizione ai “festini” dei nobili.

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