FOLIGNO - Si proclamava “capo dei treni in Italia” e indossando un berretto da capotreno invitata i passeggeri della tratta ferroviaria Foligno-Assisi-Perugia a...
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IL PUNTO
L’attività investigativa posta in essere, anche mediante la visione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, ha permesso di accertare che il 20enne compiva gli atti contestati sui convogli della tratta ferroviaria Assisi - Perugia - Foligno. L’intensificazione dei servizi ha consentito agli agenti della Sezione Polfer di Foligno di sorprendere il giovane mentre si accingeva a salire su un treno diretto a Perugia. Sottoposto a controllo, gli investigatori lo hanno trovato in possesso di un berretto da capo treno, verosimilmente oggetto di furto a danno di personale delle Ferrovie dello Stato. Per questo motivo, al termine delle attività di rito, è stato denunciato a piede libero. Al momento gli viene contestata la ricettazione e altre ipotesi di reato sono in fase di eventuale approfondimento.
STAZIONI SICURE
La polizia ferroviaria, in questi giorni, ha messo in atto, in tutta la provincia di Perugia, l’operazione stazioni sicure. Sono state 632 le persone controllate, 24 servizi di vigilanza in stazione, 13 servizi di vigilanza a bordo treno e 25 convogli scortati. Questi sono i risultati relativi all’attività svolta dagli agenti della Polizia Ferroviaria impiegati nelle stazioni della provincia di Perugia nell’ambito dell’operazione di controllo straordinario che rientra tra le iniziative disposte periodicamente, su scala nazionale, dal Servizio Polizia Ferroviaria per aumentare i livelli di sicurezza dei viaggiatori che si muovono in treno, mediante il potenziamento dei servizi di vigilanza e controllo. Gli agenti della Polfer, durante l’attività, hanno utilizzato gli smartphone in dotazione per il controllo in tempo reale dei documenti e i metal detector per l’ispezione dei bagagli. Oltre ad una funzione di deterrenza contro i reati di microcriminalità gli agenti hanno anche effettuato servizi antiborseggio durante le fasi di ingresso e discesa dai convogli. In questa operazione “straordinaria” si inserisce anche il controllo delle infrastrutture e degli obiettivi ritenuti sensibili, anche in considerazione del particolare contesto internazionale, fondamentale per la tutela delle linee e per evitare danneggiamenti, furti di rame, episodi di imbrattamento. L’attività è stata anche l’occasione per sensibilizzare i cittadini in merito ai comportamenti scorretti in ambito ferroviario. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero