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FOLIGNO - Negozi del centro storico aperti un giorno alla settimana all’ora di pranzo e rimodulazione degli orari di apertura e chiusura in fascia estiva. Il tutto nel solco del massimo rispetto delle normative anti Covid. È su questi elementi che sta ragionando “Innamorati del Centro” l’associazione guidata dalla presidente Francesca Cascelli. “Stiamo approfondendo – dice Cascelli interpellata da Il Messaggero – la possibilità di tenere aperti, un giorno alla settimana e pensiamo al giovedì, i negozi del centro storico, partendo da quelli nostri associati, all’ora di pranzo. In questo modo riteniamo di dare un ulteriore contributo alla mitigazione delle presenze dei clienti, consentendo contestualmente a chi volesse vedere qualche vetrina o fare acquisti, di poterlo fare in un momento in cui è più libero come appunto la fascia oraria di pranzo”. Innamorati del Centro sta studiando anche altre possibilità. “Il ragionamento – prosegue la presidente Cascelli – lo stiamo anche estendendo ad altre valutazioni. Ed in particolare a quelle legate agli orari pensando ad aperture e chiusure dedicate a quelle fasce orarie dove si combatte meglio il caldo. In questo modo lo shopping risulterà più agevole per tutti, sia che si tratti di clienti che di titolari o dipendenti delle attività. Questi ragionamenti li stiamo facendo come associazioni avendo ben presenti le norme e le regole che riguardano la lotta alla pandemia. La situazione sanitaria globale ha portato tutti a ripensare tante cose. Qui a Foligno, ed in particolare in centro storico, sono cambiate tante modalità di approccio. Come attività abbiamo iniziato tutti a fare squadra puntando – ricorda ancora – a progetti comuni che in molti casi sono essenziali anche per la sopravvivenza delle varie attività e di chi ci lavora. Come associazione ci siamo ulteriormente compattati e s’è aperto un ulteriore dialogo collaborativo con le altre realtà associative, tutti accomunati dallo stesso progetto: garantire sicurezza in tutte le sue declinazioni, continuando a lavorare. Le attività del centro storico, non va dimenticato, sono anche un presidio importante dove il cliente se deve fare la fila, la fa all’aperto tra palazzi bellissimi, arte e cultura. Per garantire questa sicurezza abbiamo fatto investimenti rischiando di persona e ancora personalmente ci siamo fatti carico dei costi legati alla sanificazione e alla realizzazione di tutti gli obblighi imposti, giustamente, dalle norme vigenti.
Il Messaggero