Enrico Lo Verso a Carsulae per l'omaggio a Battiato: «Torno nella città che mi ha fatto scoprire il Viparo e la storia di San Valentino»

Enrico Lo Verso a Carsulae per l'omaggio a Battiato: «Torno nella città che mi ha fatto scoprire il Viparo e la storia di San Valentino»
TERNI - «Il Viparo, il lago di Piediluco, il dialetto, la neve, San Valentino». Non ci mette la Cascata delle Marmore e ci inserisce un paesaggio innevato Enrico Lo...

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TERNI - «Il Viparo, il lago di Piediluco, il dialetto, la neve, San Valentino». Non ci mette la Cascata delle Marmore e ci inserisce un paesaggio innevato Enrico Lo Verso, tra i luoghi identitari di Terni. Perché per lui la capitale dell’acciaio è tutte quelle cose insieme. E pure la neve: «Ricordo che fui bloccato a Terni da una nevicata e rimasi a dormire a casa di amici». Già, gli amici. Ne ha conosciuti parecchi di ternani, nel corso della sua vita. «Nel corso della mia giovinezza – precisa l’attore mentre viaggia in direzione di Forlì per mettere in scena lo spettacolo che ha realizzato oltre 400 sold out coinvolgendo più di 300mila spettatori, “Uno nessuno e centomila” - perché è stato nel periodo in cui mi sono trasferito a Roma, che ho stretto legami con coetanei che abitavano a Terni e studiavano nella capitale come me». Era arrivato a Roma dopo essersi iscritto al corso di laurea in psicologia. «Ce n’erano solo due in Italia, l’altro a Padova. Scelsi quello anche per questo, per motivare il mio trasferimento da Palermo, ma in realtà volevo fare teatro».


Una scusa? «Anche. Comunque conoscere sé stessi permette di superare le proprie fragilità e irrobustisce quella parte più esposta al giudizio degli altri, che quando si sale sul palco si mette inevitabilmente a nudo. E poi, tanto, mi sono formato al Centro sperimentale di cinematografia e all'Istituto nazionale del dramma antico». Nel Novanta inizia a lavorare anche nel cinema raggiungendo il successo dopo l'incontro con il regista Gianni Amelio che lo ha scelto come protagonista di "Il ladro di bambini" (1992), "Lamerica" (1994) e "Così ridevano" (1998).
E dunque, neanche ventenne, scopre l’unicità delle verdi acque del lago di Piediluco e il “potere” digestivo del liquore creato da Metello Morganti, lo “speziale” che poi fonda l’omonima farmacia di Corso Vecchio. «Se non bevevi un bicchierino di Viparo, non potevi andare a dormire. Era la regola. Un’abitudine salutare tutta ternana che mi piacerebbe riprendere, visto che gli eredi Morganti hanno rilanciato l’amaro e adesso mi dicono che si trova in vendita anche nei bar».
A cominciare dalla sera di lunedì 29 agosto?
«Perché no, dopo il concerto spettacolo a Carsulae e dopo la cena con il regista e i musicisti, un bicchierino me lo farei volentieri».
Enrico Lo Verso torna a Terni per l’evento “E ti vengo a cercare – omaggio a Franco Battiato” del regista Folco Napolini (accompagnato dall’orchestra ‘Sensofonia’ del maestro Francesco Morettini, con le voci di Jonis Bascir e Benedetta Gelati).
«Finalmente - commenta - perché con Napolini, erano anni che volevo fare qualcosa. E mi piace pensare che riusciremo ad incontrarci a Terni, città “amica”, per rendere omaggio ad un grande cantautore e conterraneo».
«A proposito - sottolinea - è grazie alla cadenza ternana che ho corretto la mia dizione depurandola, in parte, dall’accento siciliano».
Lunedì sera al teatro Romano di Carsulae, Lo Verso riceverà l’attestato del premio “San Valentino un gesto d’amore”, ideato trentuno anni fa dallo stesso Napolini.
«Eccola la città di San Valentino, ci sto passando adesso. Vorrei fermarmi ma il navigatore mi dice di prendere la strada per Cesena. E siccome mi aspetta Pirandello, devo proseguire per Forlì. Ma lunedì arrivo»
Pirandello, Battiato, Forlì, Terni, San Valentino: sicuro di voler fare tutto?

«Viaggiare, conoscere, recitare, fa tutto parte di me. E poi mi onora ricevere un attestato che mi lega a Terni. Ancor più al suo patrono. E’ dagli anni del Viparo che gli amici ternani mi invitano a trascorrere il 14 febbraio nella Conca. Non è festa lunedì, ma è il compleanno di Napolini, e con il cuore già sto a Carsulae» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero