E' l'ora di Orvieto. Martedì 28 marzo, in audizione per diventare la Capitale italiana della Cultura 2025

Un impegno massimo e corale che Orvieto ha messo in tutti questi mesi per centrare l'obiettivo e essere lei, venerdì, ad essere proclamata Capitale italiana della Cultura 2025.

E' l'ora di Orvieto. Martedì 28 marzo, in audizione per diventare la Capitale italiana della Cultura 2025
Cresce l'attesa, ma ormai manca davvero poco all'audizione in cui la città di Orvieto presenterà "Meta meraviglia. La cultura che sconfina", ovvero...

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Cresce l'attesa, ma ormai manca davvero poco all'audizione in cui la città di Orvieto presenterà "Meta meraviglia. La cultura che sconfina", ovvero il proprio dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2025. Domani, alle 9, a Roma, nella sede del Ministero della Cultura, Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, ad essere ascoltata dalla commissione sarà infatti Orvieto e con la sindaca Roberta Tardani ci sarà il comitato scientifico, pronto a sostenere la candidatura, e con loro anche tutta la città perché l'audizione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale You-Tube del Ministero della Cultura, inoltre sarà possibile seguire i lavori in diretta nella sala consiliare del comune e nelle scuole.

Un impegno massimo e corale che Orvieto ha messo in tutti questi mesi per centrare l'obiettivo e essere lei, venerdì, ad essere proclamata Capitale italiana della Cultura 2025. In campo una vera e propria task force – il comune ne ha svelati i nomi uno per uno in questi giorni di attesa – un gruppo di grande prestigio composto da dieci personalità di rilevanza nazionale e internazionale nel settore delle arti visive, del cinema, dello spettacolo, della letteratura, dell'enogastronomia e dell'innovazione tecnologica. Si tratta di Cesare Pietroiusti, artista e docente già presidente dell'Azienda speciale Palaexpo, le scrittrici Susanna Tamaro e Rosella Postorino, il regista teatrale, attore e conduttore televisivo Pino Strabioli, l'enologo, docente universitario e presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, il giornalista, scrittore e vicedirettore del DayTime di Ra1 Angelo Mellone, la regista e sceneggiatrice Alice Rohrwacker, il presidente e fondatore di Lucky Red Andrea Occhipinti, la storica e critica delle arti applicate Clara Tosi Pamphili, e l'amministratore delegato di Engineering Maximo Ibarra. Nel progetto di candidatura, il comitato scientifico (advisory board) avrà il compito di affiancare l'amministrazione comunale e i soggetti coinvolti nella realizzazione delle attività del programma della Capitale italiana della Cultura.

«Abbiamo voluto che in questo ambizioso percorso - commenta la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani - ci accompagnassero nomi e volti prestigiosi dell’arte, della letteratura, del giornalismo, dell’enologia, delle nuove tecnologie che sono concretamente legati al territorio, che hanno avuto rapporti e contatti con la città dal punto di vista personale o professionale e che ciascuno con le proprie competenze e professionalità potrà portare un grande valore aggiunto al progetto. Si tratta di persone che non sono estranee alla nostra città a testimoniare e rafforzare il concetto di Orvieto come crocevia di mondi, una realtà aperta e dinamica che sconfina tra ambiti culturali diversi per offrire emozioni ed opportunità nuove».

Le audizioni sono iniziate oggi, con i progetti di Agrigento, Aosta, Assisi, Bagnoregio e Monte Sant'Angelo, mentre domani sarà la volta di Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto e Asti. L'audizione durerà un'ora: ogni città avrà a disposizione 30 minuti per l'esposizione del progetto mentre nella successiva mezz'ora relatori e progettisti risponderanno alle domande della commissione. Venerdì, infine, la proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2025.

«A Roma – conclude la sindaca Tardani - oltre a me e ai relatori del progetto ci sarà anche una rappresentanza della città, delle istituzioni e delle associazioni che hanno contribuito alla redazione del progetto. Ma vorremmo che martedì mattina ci sia idealmente tutta la città di Orvieto che in questa esaltante avventura ha ritrovato l’orgoglio e riscoperto la consapevolezza nei propri mezzi. L'ho visto e percepito nei volti e nella parole della gente in queste lunghe settimane di avvicinamento all'audizione, e posso dire che abbiamo centrato il primo obiettivo che ci eravamo prefissati».

 

 

 

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Il Messaggero