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PERUGIA- L’ Umbria resta a rischio moderato ma con un’elevata probabilità di progressione dei contagi e un impatto sul sistema sanitario che rimane elevato. A distanza di una settimana, i parametri della Cabina di regia cambiano di poco il Covid-identikit della regione, con Rt e focolai in lieve risalita. Sono 303 i cluster acclarati ma l’incidenza dei casi settimanali cala in entrambe le province, con 22 comuni da “zona rossa”, altri quattro prossimi alla soglia critica. Intanto, prosegue la campagna vaccinale e nonostante le fibrillazioni sul preparato AstraZeneca, ieri sono 1.145 gli addetti della scuola che hanno ricevuto tale dose, col commissario Massimo D’Angelo che ha ribadito: «Non esiste nesso di causalità tra vaccino ed eventi avversi segnalati».
Pur in un quadro di riduzione degli attualmente positivi, ieri 236 in meno grazie a 448 guariti, la curva epidemica regionale rimane su livelli consistenti con altri 219 casi segnalati a fronte di 3.816 tamponi molecolari con un tasso in calo al 5,7% sotto la media mobile (6,7%). Una lenta discesa confermata dai parametri della Cabina di regia che comprendono contagi sui 14 giorni in calo del 7,4% ma con cluster (+27) e casi non associati a catene epidemiche note (+13, il 15%) in salita. Nella stima nazionale di Rt, si osserva un lieve incremento con l’indice passato da 0,79 a 0,82. Tra i contagi segnalati ieri, un caso ha coinvolto l’ufficio clienti Gesenu, a Ponte Felcino, che resterà chiuso fino a data da destinarsi. La Regione ha inoltre aggiornato i contagi della scuola, con 44 casi tra gli alunni (+19 rispetto a lunedì), 29 di scuola dell’infanzia, 7 di primaria, 3 e 5 di primo e secondo grado. Ci sono poi 16 positivi tra il personale (+5) e 8 cluster (+5) con 25 classi in isolamento e 16 in osservazione al pari di 243 allievi.
La regione resta “osservata speciale” quanto alle ospedalizzazioni con l’occupazione dei posti letto delle terapie intensive in salita al 58%, quella dell’area medica in lieve riduzione dal 52 al 51%. Prosegue la fase discendente dei ricoveri ordinari, 403 (-4), mentre i degenti in rianimazione da oltre un mese oscillano intorno a 80: ieri erano 79 con 5 ingressi giornalieri. Altri 7 i decessi, di pazienti residenti a Costacciaro, Foligno, Gualdo Cattaneo, Magione, Perugia, Torgiano e Città di Castello che un anno fa conosceva il primo decesso Covid, il maestro Ivano Pescari, ricordato dal sindaco Luciano Bacchetta. Sono intanto scesi a 22 i comuni con una prevalenza over 250, tra cui Città di Castello, Bettona, Bastia, San Giustino, Nocera, Assisi, Cannara, Umbertide, Trevi e Spello. Poco sotto la soglia, Orvieto, Norcia, Foligno e Terni dove si contano 208 casi per 100mila abitanti.
Capitolo vaccini.
Il Messaggero