Coronavirus, verifiche del Nas su spesa a casa e disinfettanti artigianali

Coronavirus, verifiche del Nas su spesa a casa e disinfettanti artigianali
PERUGIA -  I controlli lungo le strade, i posti di blocco, i controlli nei parchi, le manette per chi dice di andare dalla mamma e invece nella spesa porta la droga. Anche i...

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PERUGIA -  I controlli lungo le strade, i posti di blocco, i controlli nei parchi, le manette per chi dice di andare dalla mamma e invece nella spesa porta la droga. Anche i controlli con il drone (al Comune di Perugia ne è stato offerto uno) se dovesse servire per far stare tutti a casa e far capire che non si può sgarrare. Tutto questo si vede per le strade di ogni centro dell’Umbria, grande e piccolo.

Ma ci sono dei controlli silenziosi, che pesano ugualmente nell’economia della sfida alla diffusione del Covid-19. Sono silenziosi, ma anche questi decisivi. Sono i controlli dei carabinieri del Nas. Che un po’ come tutti, in parte, hanno dovuto ricalibrare il tiro della loro attività. E così da qualche giorno gli uomini del tenente colonnello Giuseppe Schienalunga si muovono in lungo e in largo nella regione per far rispettare le norme degli ultimi decreti.
Si parte delle distanze nei supermercati, dove sono passati al setaccio i sistemi di distanziamento che sono stati piazzati. Ma anche come è stato riorganizzato il rapporto con il cliente. E se gli addetti rispettano tutti i dettami per una spesa sicura. Così come il comportamento degli avventori. Di più. A proposito di spesa visto che con il virus che avanza è esploso il servizio delle consegne a domicilio, i carabinieri del Nucleo tutela della salute, stanno verificando come vengono confezionati i prodotti che arrivano nelle case. Se chi si muove agisce con mascherine e guanti, se i mezzi con cui vengono portate nelle case le spese ordinate on-line garantiscono la sicurezza e l’igiene. Un lavoro pesante se è vero, come riportato nei giorni scorsi su queste colonne, che l’eccesso di successo ha portato le consegne a slittare, in qualche caso, ai primi di aprile con una particolare lista d’attesa. Segno che in tanti stanno ricorrendo alla consegna domiciliare della spesa. E che si contactless è l’obiettivo dichiarato dei controlli del Nas. Che non si fermano al settore alimentare con un occhio anche ai laboratori dove le rivendite di alimentari che possono essere aperti producono i cibi. Esattamente come avveniva prima, ma con un occhio un po’ diverso. I controlli sono estesi anche al settore sanitario. In particolare all’eventuale fabbricazione di disinfettante fai da te. Con una particolare attenzione, per esempio, alle farmacie. Cioè vengono controllati se possibili soluzioni messe in vendita dopo che alcuni prodotti industriali sono diventanti introvabili, possano avere le caratteristiche sanitarie necessarie per combattere il rischio virus nell’igiene quotidiana nelle famiglie. Insomma, che non ci si trovi difronte ad acqua fresca magari profumata invece che a un prodotto con tutte le caratteristiche igienizzanti utili per gestire l’emergenza anti Covid-19.

Il bilancio non può che essere parziale perché logico che questa attività del Nas andrà avanti ancora. Ma quei risultati dicono che in Umbria nessuno sta facendo il furbo con l’emergenza. E nello stillicidio di numeri sulla salute è certamente un dato confortante. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero