PERUGIA Donatella Tesei ha deciso. Stretta sulle scuole superiori, un maggior numero di autobus, ingressi contingentati nei centri commerciali e chiusura per sale giochi, sale...
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PERUGIA Donatella Tesei ha deciso. Stretta sulle scuole superiori, un maggior numero di autobus, ingressi contingentati nei centri commerciali e chiusura per sale giochi, sale scommesse e bingo. La governatrice, insieme a tecnici e assessori, ha analizzato ieri mattina il decreto varato dal governo domenica sera e poi ha firmato l’ordinanza che aggiunge qualche stretta ulteriore rispetto ai provvedimenti di Palazzo Chigi.
Niente serrata, ma il segnale che «il momento è molto delicato e ora dipende da ciascuno di noi - spiega la presidente - perché il senso di responsabilità farà la differenza. Rinunciamo a qualcosa ora per non rinunciare a tutto domani... comprendo il bisogno di socialità, ma in particolare ai giovani chiedo di fare molta attenzione».
Il riferimento è frutto dei numeri: i dati dicono che sotto i trent’anni si concentra in questa fase il maggior numero di contagi. «A questo punto vanno fatte delle azioni - dice chiaro il direttore della Sanità regionale Claudio Dario - perchè il virus passa da persona a persona, quindi i nostri comportamenti sono assolutamente decisivi».
CENTRI COMMERCIALI
La stretta interessa in primis i quindici centri commerciali umbri nei quali si potrà accedere solo dopo la misurazione della temperatura ed entrerà in funzione un sistema di contapersone. Nelle strutture più grandi è consentita la presenza di una persona ogni dieci metri quadrati di superficie, in quelle un po’ più piccole si arriva un cliente ogni otto metri quadrati. E sarà vietato il consumo di bevande e cibi nei corridoi, consentito solo nei luoghi predisposti. L’ordinanza firmata ieri lascia due giorni di tempo alle strutture per adeguarsi: un periodo “cuscinetto” concordato con i diretti interessati.
LA SCUOLA
Ma è la scuola il nodo più delicato. La Regione interviene negli istituti superiori - la scuola secondaria di secondo grado - compresi i corsi professionali, imponendo un incremento della didattica a distanza. Per limitare situazioni di assembramento la cosiddetta “dad” dovrà interessare la metà degli studenti con un sistema di turnazione: metà dentro e metà fuori, poi si cambia. Si comincia da mercoledì. «Abbiamo stanziato 200mila euro che metteremo a disposizione degli istituti - spiega l’assessore a bilancio e istruzione Paola Agabiti - potranno disporne come riterranno più opportuno».
Contemporaneamente, viene abbassato il limite di capienza consentito per il trasporto pubblico: non più l’80 per cento dei posti, ma il 60. «E siamo nelle condizioni di arrivare anche al 50 per cento - aggiunge l’assessore Enrico Melasecche - con accordi con le aziende che operano in società con Busitalia».
L’ordinanza non fissa obblighi alle università, in questo caso la presidente Tesei si limita a raccomandazioni: lezioni in presenza solo su prenotazione, di fatto meno possibile, circa il 30 per cento, e comunque offrendo qualche spazio in più solo per le matricole. Il sistema è di fatto già applicato nei due atenei della regione.
IL GIOCO
La serrata tocca il gioco.
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Il Messaggero