Coronavirus, la Tesei più drastica di Conte
per le scuole ascoltati i presidi, contapersone al supermarket

Donatella Tesei
di Federico Fabrizi
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Martedì 20 Ottobre 2020, 08:46


PERUGIA Donatella Tesei ha deciso. Stretta sulle scuole superiori, un maggior numero di autobus, ingressi contingentati nei centri commerciali e chiusura per sale giochi, sale scommesse e bingo. La governatrice, insieme a tecnici e assessori, ha analizzato ieri mattina il decreto varato dal governo domenica sera e poi ha firmato l’ordinanza che aggiunge qualche stretta ulteriore rispetto ai provvedimenti di Palazzo Chigi.
Niente serrata, ma il segnale che «il momento è molto delicato e ora dipende da ciascuno di noi - spiega la presidente - perché il senso di responsabilità farà la differenza. Rinunciamo a qualcosa ora per non rinunciare a tutto domani... comprendo il bisogno di socialità, ma in particolare ai giovani chiedo di fare molta attenzione». 
Il riferimento è frutto dei numeri: i dati dicono che sotto i trent’anni si concentra in questa fase il maggior numero di contagi. «A questo punto vanno fatte delle azioni - dice chiaro il direttore della Sanità regionale Claudio Dario - perchè il virus passa da persona a persona, quindi i nostri comportamenti sono assolutamente decisivi».
CENTRI COMMERCIALI
La stretta interessa in primis i quindici centri commerciali umbri nei quali si potrà accedere solo dopo la misurazione della temperatura ed entrerà in funzione un sistema di contapersone. Nelle strutture più grandi è consentita la presenza di una persona ogni dieci metri quadrati di superficie, in quelle un po’ più piccole si arriva un cliente ogni otto metri quadrati. E sarà vietato il consumo di bevande e cibi nei corridoi, consentito solo nei luoghi predisposti. L’ordinanza firmata ieri lascia due giorni di tempo alle strutture per adeguarsi: un periodo “cuscinetto” concordato con i diretti interessati.
LA SCUOLA
Ma è la scuola il nodo più delicato. La Regione interviene negli istituti superiori - la scuola secondaria di secondo grado - compresi i corsi professionali, imponendo un incremento della didattica a distanza. Per limitare situazioni di assembramento la cosiddetta “dad” dovrà interessare la metà degli studenti con un sistema di turnazione: metà dentro e metà fuori, poi si cambia. Si comincia da mercoledì. «Abbiamo stanziato 200mila euro che metteremo a disposizione degli istituti - spiega l’assessore a bilancio e istruzione Paola Agabiti - potranno disporne come riterranno più opportuno».
Contemporaneamente, viene abbassato il limite di capienza consentito per il trasporto pubblico: non più l’80 per cento dei posti, ma il 60. «E siamo nelle condizioni di arrivare anche al 50 per cento - aggiunge l’assessore Enrico Melasecche - con accordi con le aziende che operano in società con Busitalia».
L’ordinanza non fissa obblighi alle università, in questo caso la presidente Tesei si limita a raccomandazioni: lezioni in presenza solo su prenotazione, di fatto meno possibile, circa il 30 per cento, e comunque offrendo qualche spazio in più solo per le matricole. Il sistema è di fatto già applicato nei due atenei della regione.
IL GIOCO
La serrata tocca il gioco. Per sale gioco, bingo e sale scommesse il decreto del Presidente del Consiglio fissa la chiusura alle 21, invece Palazzo Donini ha deciso il blocco fino al 14 novembre. Stop anche alle slot machine sistemate negli esercizi pubblici: i bar dovranno spegnerle. E nei prossimi giorni saranno intensificati i controlli relativi al rispetto delle nuove norme.

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