Millecento posti veri. Di ruolo, quindi per sempre non a tempo determinato come quelli aggiuntivi da 10 mesi che saranno disponibili tra qualche settimana per la ripresa post...
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MODALITA’
Le immissioni in ruolo ordinarie riguarderanno per il 50% gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento GAE (nei giorni scorsi c’è stato un aggiornamento e la pubblicazione di fasce aggiuntive), e per l’altro 50% i docenti precari in attesa di ruolo dai concorsi a cominciare da quello del 2016 per arrivare a quello del 2018. La grande novità di quest’anno è la “call veloce”, la procedura straordinaria per coprire eventuali posti residui che consentirà anche, a chi non riesce a prendere il posto in regione nella fase ordinaria, di aderire a chiamata veloce di altre regioni. Questa procedura tende a eliminare, almeno in parte, l’annuale problema delle nomine di supplenti a scuola iniziata. Per tutte queste nomine c’è un retrogusto amaro: il vincolo quinquennale che impedirà di chiedere trasferimento prima della scadenza.
TEMPISTICA
Terminata la fase ordinaria di nomine, l’Usr entro il 27 agosto pubblicherà i posti rimasti vacanti per far scattare la fase della chiamata veloce che dovrà essere conclusa entro il 1 settembre per completare le operazioni d’immissioni in ruolo entro il 7 settembre. Queste le intenzioni a patto che la macchina burocratica non subisca intoppi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero