Coronavirus, in una settimana 38 morti. Sale l'età dei contagiati: +33% di casi per gli over 65

Coronavirus, in una settimana 38 morti. Sale l'età dei contagiati: +33% di casi per gli over 65
PERUGIA - Alla lieve frenata sul versante nuovi contagi, fa da contraltare l’aggravamento del numero dei decessi, ieri altri otto ufficiali col totale settimanale pari a 38,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PERUGIA - Alla lieve frenata sul versante nuovi contagi, fa da contraltare l’aggravamento del numero dei decessi, ieri altri otto ufficiali col totale settimanale pari a 38, dato record dall’inizio dell’epidemia. Senza considerare i cinque morti comunicati nel corso della giornata. Un bilancio che si aggrava di giorno in giorno e che si accompagna al costante rialzo dell’età mediana dei casi, ieri a 45 anni, quasi mezzo anno in più rispetto a quattro giorni fa.


A raccontare un rallentamento nella circolazione del virus, quel 9,25% di positività dei 4.540 tamponi conteggiati tra lunedì e martedì mattina, stando al bollettino regionale, dai quali sono usciti 420 nuovi positivi. Un dato sotto la media settimanale, pari a 527 contagiati con un’incidenza di esiti positivi delle diagnosi del 14,38%. Una frenata che potrebbe preludere a un avvicinamento del picco dei casi attivi che gli esperti del Cts e del Nucleo epidemiologico della regione stimano possa essere raggiunto a metà novembre. Anche il dato settimanale aggregato dei nuovi contagi restituisce un andamento meno esponenziale (+33%) rispetto al trend nazionale (+50%). Resta preminente l’incidenza dei positivi scoperti da screening e tracciamento: anche nell’ultima settimana oltre l’80% dei nuovi casi (3.688 il totale aggregato) poteva dirsi asintomatico. Tipologia di contagio tornato a crescere più di quella relativa ai casi individuati da sospetto diagnostico. Ad evitare lo sfondamento della curva degli attualmente positivi (al momento 7.572) verso altri record, l’impennata dei guariti: ieri 171, il numero più alto di sempre, col dato settimanale aggregato in salita del 26%. Ma se consideriamo un orizzonte bi-settimanale, il numero dei guariti è quasi quadruplicato: si è infatti passati dai 412 casi della settimana 7-20 ottobre, ai 1.510 del periodo 21 ottobre-3 novembre.
In costante salita il dato delle vittime da coronavirus. Ieri altri otto, tre dei quali già segnalati lunedì: 2 a Perugia e a Corciano, mentre gli altri riguardano cittadini di Terni, Città di Castello, Magione, Torgiano. A questi si aggiungono altre cinque vittime, due all’ospedale di Perugia, due uomini di Corciano di 90 e 75 anni; due a Città di Castello, un uomo di 84 anni di Assisi e un tifernate di 78 anni; uno al Santa Maria di Terni, una donna di 87 anni. A livello territoriale, record di contagi a Perugia (106), Terni (84) e Spoleto (36) mentre sono saliti a 15 i comuni che registrano un’incidenza di casi attivi superiore a 10 ogni mille residenti. In testa, sempre San Gemini e Bastia Umbra; in salita, Torgiano e Valfabbrica.
ETÀ DEI POSITIVI

Si consolida lo spostamento verso fasce più adulte degli ultimi contagi. Dal 29 ottobre al 3 novembre, sono stati certificati 2.593 nuovi casi con l’età mediana cresciuta quasi di mezzo anno e ora vicina ai 45 anni: a fine estate era di 40 anni, nella prima fase epidemica a 53 anni. Dei positivi censiti negli ultimi quattro giorni, 295, pari all’11,4% del totale, può dirsi in età scolare (esclusi i ragazzi tra 18 e 19 anni); 665 (26%) hanno tra i 18 e i 35 anni; 1.123 (32,5%) sono nella fascia 40-64 anni; 510 (20%) sono over 65. Proprio la fascia 65-79 anni è quella cresciuta di più negli ultimi giorni(+33%): periodo nel quale si sono contagiati più uomini (1.309) che donne (1.284). Ma considerando i positivi registrati dall’inizio dell’epidemia, il coronavirus si può dire che nella regione non fa distinzione di genere, con una lieve prevalenza di positività tra le donne (74 contagi in più). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero