Un cliente alla volta, pettini e spazzole sanificati, asciugamani monouso, guanti e mascherina. Anche barbieri e parrucchieri si preparano alla Fase 2 tra dubbi e paure. Per loro...
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Coronavirus, a passeggio con taglio di capelli troppo fresco: cliente e barbiere multati a Como
Alessia Arronenzi ha due negozi e una decina di dipendenti: «Con le nuove misure dovrò sicuramente allungare il tempo del lavoro, aprire la mattina presto e chiudere la sera tardi per sostenere le spese. Il contatto con le clienti? L'ho tenuto a distanza rendendomi disponibile a dare consigli sui prodotti da utilizzare». La primavera è storicamente periodo di cerimonie e di lavoro: «La riapertura va anticipata dice Roberto Cresta, barbiere da tre generazioni - visto che nella nostra regione non ci sono molti casi di contagio. Con le dovute accortezze: sanificando il locale, indossando la mascherina e mettendo i clienti a distanza di due metri, pure loro con mascherina».
Coronavirus: riaperture, si comincia dall'auto. Fase 2 dal 27 aprile: riparte anche la moda. Limitazioni alla mobilità
Catiuscia Pesciaioli pensa allo storico salone di via Gaeta: «Useremo asciugamani monouso, disinfettanti per spazzole, pettini e forbici, dispenser con gel per i clienti e acquisteremo una macchina per sanificare con l'ozono. Allungheremo gli orari e staremo aperti il lunedì perché non voglio licenziare nessuno. Adotteremo tutte le misure che peraltro ancora non conosciamo. E in tanti si stanno proponendo per vendere macchinari di vario tipo a costi molto alti. Non bisogna fare scelte azzardate e investimenti che potrebbero risultare inutili». Titolari di attività preoccupati così come i dipendenti, come Andrea Pasca: «Sarà difficile sostenere un'impresa con un giro di clienti limitato».
Il Messaggero