PERUGIA Molte scuole superiori hanno già deciso: grazie alla possibilità di aprire diversi punti di accesso per gli studenti, per esempio il Campus Da Vinci di...
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Tornando al trasporto dei più grandi, l’accordo nazionale, che viene descritto come «faticosamente raggiunto», potrebbe comunque avere qualche buco nelle aree dove c’è transito di studenti da una regione all’altra. Il motivo potrebbe essere economico perché l’aumento di mezzi, che vuol dire anche aumento di personale, porta all’aumento dei costi e una regione per mandare gli studenti fuori mette l’altolà. E sul piatto è servito il caso Marche da dove arrivano studenti in particolare per quattro scuole umbre: il Cassata Gattapone e il Mazzatinti di Gubbio, il Patrizi – Baldelli - Cavallotti e il Franchetti Salviani di città di Castello. Queste scuole si sono viste recapitare dall’azienda di trasporto marchigiana Adriabus una lettera di questo tenore: «In considerazione dell’attuale dimezzamento della capacità di carico imposto dalle misure anti Coivid-19, con la presente si comunica che, al pari delle misure che si stanno approntando nella Regione Marche, saremo in grado di garantire il 50% del numero dei passeggeri trasportati rispetto agli standard classici degli anni passati». Cosa succederà con l’accordo all’80% dei posti: nel caso i mezzi non bastassero ugualmente, sarebbe possibile per questi ragazzi marchigiani continuare a frequentare le scuole umbre di confine? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero