Sciopero di otto ore all’Ast di Terni, dalle 6 di giovedì 12 alle 22 di venerdì 13 marzo, per ogni turno di lavoro per i dipendenti diretti ma anche...
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«Dopo le rassicurazioni ricevute nella call di ieri (martedì, ndr) alla presenza dall’ad Burelli», le organizzazioni sindacali hanno preso atto – hanno scritto in una nota – del disimpegno odierno manifestato in una call alle rsu e successivamente alle segreterie territoriali». Le rsu e le segreterie territoriali avevano chiesto «impegni concreti viste le nuove misure per contenere il Covid-19». «Tutto ciò con evidenza oggi non si è verificato – hanno continuato - anzi, l’azienda ha comunicato una serie di iniziative unilaterali e senza confronto con il sindacato. Per questi motivi è stato chiesto all’azienda di anticipare la cassa integrazione già avviata per consentire la sanificazione dei locali e organizzare al meglio la produzione, che non vogliamo fermare, ed in ultimo dare una risposta allo stress psico-fisico dei lavoratori che è arrivato al limite, come già avvenuto in alcune aziende nel territorio nazionale. Di fronte alla intransigenza dell’azienda che ha negato tutte le opportunità le segreterie hanno dichiarato lo stato di agitazione. «Siamo consapevoli – hanno concluso i sindacati – che ancora una volta saranno i lavoratori a pagare le scelte unilaterali dell’azienda. Nel frattempo le segreterie territoriali attiveranno tutti le iniziative necessarie al fine di garantire la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori operanti nel sito in forma diretta e in appalto. Nelle prossime ore chiederemo l’intervento di tutti i soggetti deputati al controllo. Alla fine del percorso le stesse segreterie valuteranno ulteriori iniziative da intraprendere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero