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CITTA’ DI CASTELLO - “Lu Ternano” ha resistito anche al Covid 19. Serrande di nuovo alzate alla storica “Pizza Express” della famiglia Manni con Vincenzo e Stefania Febino, 83 e 77 anni, protagonisti di un’esemplare storia di resilienza ai tempi della pandemia. «Da settant’anni siamo al pubblico, non ce la facciamo a stare in casa», confessano loro che fin da piccoli sono abituati a dare il proprio sostegno alla famiglia.
«Questa pizzeria è la nostra vita, dal trasferimento a Città di Castello non ci siamo più spostati, riapriamo anche per dare un contributo alla vitalità del centro storico ed un messaggio di fiducia, soprattutto ai giovani, nel riprendere il cammino ed andare avanti», spiegano, ricordando le generazioni di clienti che sono passate davanti al bancone e che da ieri tornano a gustare una margherita o una napoletana. «Chi adesso è nonno, da bambino veniva a prendere la pizza da noi», raccontano Vincenzo e Stefania che nel 2017 ricevettero una targa per i cinquant’anni di attività da sindaco ed assessore.
La storia della famiglia Manni affonda le radici nel lontano 1962 a Roma, a due passi dalla basilica di San Paolo, quando Vincenzo, originario di Terni, “Lu Ternano” appunto, e Stefania, nata nella Capitale, cominciarono ad impastare lievito e farina per poi trasferirsi a Città di Castello ed inaugurare il locale il 15 ottobre 1967. Grande appassionato di calcio, tifoso delle Fere, Vincenzo ha sempre esibito in negozio bandiera e foto ricordo della promozione in serie A dei rossoverdi di Corrado Viciani, ma nel cuore ha avuto anche il Città di Castello, grazie all’amicizia con Siviero Sensini, compianto storico del calcio locale che qui festeggiava con la squadra ogni vittoria casalinga. «Riapriamo nel rispetto delle norme di sicurezza e delle distanze anche se le raccomandazioni sull’igiene da noi sono di casa, abbiamo sempre avuto il massimo scrupolo nel servire la nostra pizza insieme al piacere di prepararla con ingredienti di prima qualità», sottolineano.
«Questa pizzeria rappresenta la storia della nostra città, la ripartenza di questi professionisti, vera eccellenza della nostra comunità da decenni, è un bellissimo segnale, dimostra come il desiderio di tornare alla normalità sia davvero forte, Vincenzo e Stefania sono d’esempio in un momento in cui bisogna tirare fuori energie e qualità, passione ed attaccamento al lavoro», commentano il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore Riccardo Carletti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero