Consiglio regionale, cambio azzurro: fuori Nevi dentro Morroni, la Rosi ha rinunciato

Roberto Morroni
PERUGIA - Effetto domino. È grazie alla caduta di due tessere davanti a lui che oggi il forzista Roberto  Morroni,...

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PERUGIA - Effetto domino. È grazie alla caduta di due tessere davanti a lui che oggi il forzista Roberto 

Morroni, ex sindaco di Gualdo Tadino, entra in consiglio regionale.
È il giorno dell’avvicendamento a Palazzo Cesaroni: Raffaele Nevi decade, avanti - a sorpresa - Roberto 
Morroni. Nevi è stato eletto deputato lo scorso 4 marzo e deve lasciare il consiglio regionale. Dopo di lui sarebbe stato il turno di Maria Rosi, seconda per numero di voti nella lista di Forza Italia con 2238 preferenze, ma la ex consigliera azzura s’è già presentata di fronte alla presidente dell’Aula Donatella Porzi ed ha firmato la lettera di rinuncia: «Motivi personali», la spiegazione ufficiale, che non è tanto distante da quelle ufficiosa, la Rosi avrebbe fatto sapere di aver chiuso con l’esperienza politica. Quindi, avanti il terzo: il gualdese Morroni, che in questo modo riesce a far fruttare meravigliosamente le sue 1640 preferenze (meno della metà delle 3571 di Nevi).
Per il centrodestra ora c’è il rebus portavoce. Con Claudio Ricci fuori e Sergio De Vincenzi dentro in quota “quarta gamba”, la scelta era ricaduta su Raffaele Nevi. Decisiva l’ampiezza del curriculum: il neo deputato ternano, infatti, era entrato a Palazzo Cesaroni nel 2005, Squarta (Fdi) e il leghisti Mancini e Fiorini sono al primo mandato. L’intesa comprendeva la conferma di Mancini vicepresidente dell’Aula e Squarta presidente della commissione “Monitoraggio e vigilanza”. E adesso? Possibile un cambio in corsa con Morroni alla commissione, Squarta capogruppo e Mancini fermo dov'è. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero