TERNI Tutta colpa di una semplice svista o disobbedienza voluta da parte di qualche insegnante? La vicenda si è tinta di giallo già da tanti anni fa. Ed ora la...
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Una storia antica. Ma la storia è antica. Nel 1936 il preside del liceo classico, Arcangelo Petrucci, chiede formalmente al Provveditore agli studi di Terni di cambiare il nome della scuola “da Maccio Plauto a Cornelio Tacito che per quasi universale consenso è considerato cittadino di questa città”, come si legge nel volume di Bruno Giancarlo dedicato proprio al Tacito storico romano. Quando arriva a scuola la risposta del Provveditorato c’è però una postilla ben chiara che viene scritta in calce alla lettera. Si chiede di non mettere nessuno dei presunti prenomen attribuiti a Cornelio Tacito perché di nessuno si ha la certezza. Si scrive nero su bianco: Non quindi come la signoria vostra scrive Gaio Cornelio Tacito, ma solo Cornelio Tacito. Il Ministero aveva risolto in maniera fin troppo veloce il problema tagliando di netto il nome dello storico latino. La precisazione tanto raccomandata dal Provveditore agli studi però è caduta nel vuoto. Forse sembrava troppo poco mettere solo due dei tre nomi che i personaggi illustri romani possedevano? Una tirchieria? Sta di fatto che nessuno ascoltò la raccomandazione e quando sulla facciata del liceo venne scritto il nome si optò per Liceo Ginnasio G.C. Tacito. La scritta si può leggere chiaramente ancora oggi. Nessuno chiese spiegazioni e nessuno le fornì. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero