Colussi, gli operai devono restituire tredicesime e quattordicesime del 2016

Lo stabilimento Colussi di Petrignano di Assisi
ASSISI - Da una parte la promessa di puntare con decisione soltanto sui biscotti “griffati”, dall’altra la stangata: i dipendenti della Colussi...

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ASSISI - Da una parte la promessa di puntare con decisione soltanto sui biscotti “griffati”, dall’altra la stangata: i dipendenti della Colussi dovranno restituire gli assegni di tredicesima e quattordicesima ricevuti lo scorso anno e “coperti” dai contratti di solidarietà. In pratica, l’azienda aveva anticipato i pagamenti, convinta di ottenere un successivo rimborso dall’Inps. Le norme, però, non consentono questo tipo di copertura quindi a distanza di mesi i dipendenti dovranno restituire quanto ricevuto. In media, tra i 600 e i mille euro per ciascun addetto. E le prossime quattordicesime, ovviamente, saranno già tagliate. Il futuro dello stabilimento di Petrignano di Assisi è astato discusso mercoledì nella sede di Confindustria. L’idea del gruppo è investire soltanto sui marchi Colussi e Misura, vale a dire i prodotti di maggiore qualità, frenando sui volumi sfornati “per conto terzi” che offrono una redditività molto più bassa. Il passo successivo può essere la riduzione del personale: una settantina di esuberi sui 540 addetti dello stabilimento alle porte di Perugia. Non sarà un colpo immediato, comunque. I contratti di solidarietà resteranno in piedi fino al prossimo gennaio, poi potranno essere prorogati per altri sei mesi. La linea rossa è tracciata a giugno 2018. Per una strana coincidenza, esattamente alla stessa altezza di quella segnata per la Perugina.
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Il Messaggero