A Collescipoli riapre la collegiata di Santa Maria Maggiore Era chiusa dal 2016

A Collescipoli riapre la collegiata di Santa Maria Maggiore Era chiusa dal 2016
Sabato 26 settembre alle ore 18 si terrà la cerimonia per la riapertura della chiesa di Santa Maria Maggiore in Collescipoli, chiusa a seguito dei danni a causa del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sabato 26 settembre alle ore 18 si terrà la cerimonia per la riapertura della chiesa di Santa Maria Maggiore in Collescipoli, chiusa a seguito dei danni a causa del terremoto del 2016. Interverranno: Mons. Giuseppe Piemontese Vescovo di Temi-Narni-Amelia, Don Albin Kouhon Parroco di Santa Maria Maggiore, Prof. Luigi Carlini Presidente Fondazione Carit, Avv. Leonardo Latini Sindaco di Terni, Arch. Paolo Leonelli Direttore dei lavori. La cerimonia si concluderà con il concerto d’organo. Domenica 27 settembre alle ore 10.30 ci sarà la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Piemontese


La collegiata di Santa Maria Maggiore si trova nel punto più elevato del colle e risale al XII secolo, anche se la sua attuale fisionomia pare essere conseguente ad un insieme di opere che vanno dal XIV al XIX secolo. Depositaria di numerose opere pittoriche e scultoree d'artisti famosi, la Collegiata di Santa Maria Maggiore si sfregia anche di un organo a sette registri, rarissima opera del fiammingo gesuita Willem Hermans del 1678.

A seguito del terremoto la chiesa è stata danneggiata nella parte della facciata con segni profondi di distacco murario che ne ha determinato l’inagibilità. Il progetto di restauro dell’architetto Leonelli Paolo è stato accolto dalla CEI che ha preso in carico 75% del costo. La Fondazione CARIT ha provveduto al restante 25%, oltre agli extra sorti nel corso dei lavori. I lavori di consolidamento della facciata sono stati eseguiti dall'impresa Edile Artigiana s.n.c. di Pancrazi Roberto e Mauro e quelli di ripristino degli affreschi dal restauratore Giovanni Castelletta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero