PERUGIA - Comune e polizia al lavoro. Perché almeno cinque assalti in pochi giorni in altrettanti cimiteri non sono cosa da poter prendere sottogamba. Perché ci sono...
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Sono almeno cinque i casi su cui sta indagando la polizia, secondo quanto si apprende: Ponte San Giovanni, Ponte Valleceppi, Ripa, Ramazzano e Pieve Pagliaccia. Assalti che come detto sarebbero avvenuti in rapidissima successione, tra la metà e la fine della scorsa settimana. Assalti che proprio per le modalità con cui sono stati compiuti e per la sostanziale vicinanza geografica fanno pensare come possano essere collegati e dunque a opera di una stessa mano.
I RAID
Si parla della caccia all’oro rosso e cioè al rame che si trova tra le tombe e le altre strutture dei cimiteri. Insomma, assalti legati alla possibilità di portare via rame da rivendere illegalmente. Una pista che sembra essere valida per tutti e cinque i casi su cui le autorità hanno posto l’attenzione, ma non si esclude anche l’ipotesi legata invece ad atti vandalici.
Valutazioni dovute al fatto che porte e cancelli sono stati ritrovati forzati o sfondati così come molti vasi e fiori sono stati distrutti dal passaggio notturno di personaggi ancora misteriosi ma su cui come detto la questura sta indagando, mentre a Palazzo dei Priori sono al lavoro non solo per ripristinare quanto è stato distrutto e vandalizzato ma anche con l’assessore alla sicurezza Luca Merli.
«È stato un atto delinquenziale che scuote cuore e coscienza di tutti noi - ha scritto su Facebook uno dei residenti di Ponte San Giovanni -. Mi chiedo come si faccia a scendere così in basso, forse per pochi spicci di rame, come si fa ad umiliare anche i morti. Mi auguro che le forze dell’ordine allertare immediatamente, trovino i colpevoli, e mi auguro che poi paghino duramente per questa vergogna. Oggi è una, giornata bruttissima per la nostra comunità».
Da sottolineare inoltre come altre segnalazioni di cimiteri presi d’assalto arrivano anche da Civitella Benazzone, Canneto e addirittura fino alla zona di Bastia. Ora non è chiaro se possano essere stati tutti frutto di interventi in pochi giorni ma di certo è molto probabile come in questi e negli altri casi l’azione criminale dei furti di rame si sia intersecata con quella di danneggiamenti violenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero