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PERUGIA C’è un indagato nella vicenda della Camera di Commercio di Perugia per le multe non elevate alle imprese che non hanno comunicato le variazioni societarie nei tempi previsti dalla legge per l’aggiornamento del Registro delle imprese. Si tratterebbe di un alto funzionario dell’ente camerale all’epoca dei fatti. Camera di Commercio di Perugia, perché la vicenda non riguarda l’attività della Camera di Commercio dell’Umbria nata con la fusione tra gli enti di Perugia e Terni il 28 gennaio dello scorso anno. L’ipotesi di reato sarebbe quella di abuso d’ufficio, con accuse tutte da dimostrare.
Le indagini attivate lo scorso ottobre dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Perugia su delega del pm Mario Formisano avrebbero rilevato la mancata emissione delle violazioni a carico delle imprese che non hanno comunicato le variazioni dei dati chiave per l’attività dell’azienda. Dai nuovi membri del consiglio d’amministrazione, al riassetto della compagine societaria, fino alla nuova sede, oppure allo liquidazione. Va da sé che, se per ipotesi, ci fosse stata un’intenzione fraudolenta da parte di chi ha registrato in ritardo le comunicazioni societarie, l’inerzia dell’ufficio della Camera di commercio ha dato, inconsapevolmente, una mano.
La pubblicità degli atti è prevista dalle norme contenute nel codice civile.
Il Messaggero