Calvi, dopo la festa di San Pancrazio fascette distribuite casa per casa

Calvi, dopo la festa di San Pancrazio fascette distribuite casa per casa
CALVI DELL’UMBRIA       «È stata una festa di San Pancrazio stranissima». Siamo a Calvi dell’Umbria, dove il Coronavirus non è...

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CALVI DELL’UMBRIA       «È stata una festa di San Pancrazio stranissima». Siamo a Calvi dell’Umbria, dove il Coronavirus non è riuscito a fermare la tradizione antica di celebrare la festa del patrono, anche se sicuramente la ha rivoluzionata, e a parlarne è proprio il sindaco Guido Grillini. «Quest’anno purtroppo non si è svolta come noi avremmo voluto e come ci è stata tramandata da secoli. Ma abbiamo comunque voluto onorare San Pancrazio con alcuni simboli importanti e fondamentali per ognuno di noi». È proprio su questa linea che si inserisce l’ultima iniziativa pensata per legare comunque la comunità a questo evento e alle sue radici: da lunedì 18 maggio, infatti, sarà consegnato dalla Protezione civile a tutte le famiglie calvesi il piccolo nastro insieme a un’immagine del santo che è il simbolo di questa tradizione. Anche quest’anno la festa - trasmessa attraverso dirette Facebook sulla pagina ufficiale del Comune e composta di pochi ma significativi eventi, rigorosamente a porte chiuse - ha offerto al pubblico gli eventi chiave come la preghiera del signorino, la vestizione dello stendardo, la messa con il vescovo Piemontese, la revisione dei confini e il battaglione. Si è conclusa il 14 maggio nell’aula consiliare con la consegna al sindaco di uno dei quattro stendardi da parte del Gonfaloniere, come ogni anno, e al taglio della fettuccia bianca e rossa di decorazione.  «Anche la cerimonia di chiusura con la riconsegna di uno dei quattro stendardi è uno di quei simboli essenziali per la condivisione della festa. Così come la distribuzione del piccolo nastro biancorosso che addobba lo stesso stendardo e che viene ritagliato e che ogni calvese ha nella sua casa o nella macchina. Sono simboli che rimarranno a memoria di questa festa diversa dal solito ma per certi aspetti molto più profondamente vissuta» conclude il sindaco Grillini, ringraziando i cittadini, le forze dell’ordine, la Pro loco e la Protezione civile.
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Il Messaggero