Pugni, testate e spaccio: baby bullo incastrato con facebook

Pugni, testate e spaccio: baby bullo incastrato con facebook
PERUGIA - Incastrato dalla foto del profilo su Facebook. Il social network è servito di fatto come una specie di foto riconoscimento per dare un nome e un cognome al...

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PERUGIA - Incastrato dalla foto del profilo su Facebook. Il social network è servito di fatto come una specie di foto riconoscimento per dare un nome e un cognome al responsabile di una violenta aggressione, con la vittima che in quel ragazzino ha riconosciuto l'autore della testata e dei pugni che gli hanno procurato gravi danni permanenti durante una notte di festa. Il tutto per un'occhiataccia o per un insulto. Un nome e cognome che, tra i giovani e giovanissimi della zona di Gubbio e Gualdo Tadino, risulta essere conosciuto per almeno altre nove atti di violenza, testate, pugni e spaccio, oltre che per almeno un paio di espulsioni da scuole superiori.


È in una comunità per minori, in esecuzione di una misura cautelare, un diciassettenne originario dell'Est Europa ritenuto responsabile di aver colpito con una testata e due pugni un cubano di 26 anni in occasione dei Giochi delle Porte che si sono svolti a Gualdo Tadino il 24 settembre. Il provvedimento è stato adottato dal tribunale per i minorenni
di Perugia su richiesta del pm ed è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Gubbio.

L'episodio violento - ricostruito dai militari in una conferenza stampa a Perugia - potrebbe essere scaturito da un insulto. Il comandante della Compagnia eugubina, il capitano Piergiuseppe Zago, ha definito il provvedimento «un grande risultato» anche per l'«importanza del fine educativo della misura cautelare». Il 26enne - è stato detto - ha riportato lesioni gravi e permanenti: più in particolare la frattura dei denti con interessamento della mandibola. In seguito alla denuncia, come detto, avrebbe riconosciuto il suo aggressore su Facebook. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero