SPOLETO - Nel silenzio dei portavoce regionali, dell'europarlamentare e del senatore spoletino Stefano Lucidi, a mezzogiorno di sabato si è consumata definitivamente la...
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Sabato, scaduti i termini, il non più candidato Biondi e i 23 che avevano iniziato con grande entusiasmo l'avventura, e ora completamente abbandonati a se stessi, hanno rotto il silenzio.
LA NOTA
"Il M5S Spoleto con grande rammarico è costretto ad annunciare il ritiro della candidatura della propria lista dalle elezioni amministrative 2018. Una ingiustificabile nonché inspiegabile mancata consegna della certificazione necessaria per l'uso del simbolo da parte dell'ufficio Staff, nonostante avessimo seguito le regole e le tempistiche previste dal Movimento stesso e nonostante siano stati consegnati 24 certificati penali immacolati, ci costringe a terminare con grande anticipo quella che si presagiva come una impegnativa campagna elettorale.
Abbiamo in ogni modo fatto pressione attraverso i nostri portavoce affinché dopo quasi 2 mesi dall’invio allo staff nazionale di tutta la documentazione richiesta, ci fosse fornita la certificazione per poter raccogliere le firme con il simbolo del Movimento. Eppure nessuna risposta ufficiale. Perché?
Nei giornali è stato scritto che il nostro candidato sindaco Tommaso Biondi, è stato dapprima denunciato per diffamazione in seguito ad uno spettacolo teatrale molto noto in città e condannato ad una multa e successivamente indultato. Morale: casellario giudiziale immacolato. Prima di queste amministrative, Tommaso, si era precedentemente candidato per il M5S come consigliere comunale sia nel 2009 che nel 2014 eppure non era mai stato sollevato nessun argomento in merito. Del resto il fatto non è tra quelli previsti come ostativi dal Regolamento Elezioni Amministrative e dal Codice Etico del Movimento 5 stelle.
Alla vigilia di una tornata elettorale che sembrava presagire un risultato storico per un Movimento in continua crescita nello scenario cittadino e, di conseguenza, un cambio netto con la continuità storica che ha amministrato la nostra amata città, ci troviamo costretti a non partecipare e a lasciare orfani migliaia di Spoletini di quel simbolo che negli anni era diventata l’unica, vera, speranza di cambiamento. L'unica soddisfazione è quella di avercela messa tutta per esserci, rimane l’amaro in bocca per le troppe domande senza risposte che hanno contraddistinto questi ultimi giorni in attesa della certificazione.
Da ultimo, ma non meno importante, vogliamo sottolineare che il gruppo di Spoleto è stato uno dei fondatori del movimento nazionale ed il primo in Umbria e fra i primissimi in Italia nel 2009 ad eleggere un candidato. Eravamo presenti al momento della “Carta di Firenze” nel 2009 quando ancora il simbolo non esisteva ed oggi siamo impossibilitati per un maledetto simbolo mai arrivato, a proseguire la nostra corsa. Siamo altresì convinti che come nove anni fa siamo stati i primi a raccontare da dentro le dinamiche della vecchia politica, da oggi saremo i primi a spenderci affinché le regole interne al Movimento cambino e non si verifichino più episodi come il nostro.
Siamo immensamente mortificati di privare, nostro malgrado, Spoleto dell'unica forza veramente alternativa. Ci dispiace per tutti i cittadini elettori che il 10 giugno saranno orfani del nostro simbolo. L' unica soddisfazione è poter dire che ce l'abbiamo messa tutta per esserci, purtroppo non è dipeso dalla nostra volontà".
Un documento sottoscritto da Tommaso Biondi, Agnese Protasi, Emanuele Baldini, Ylenia Giorgi, Enrico Morganti, Giovanni Maria Angelini Paroli, Luigi Turchi, Roberto Gasparrini, Claudio De Rosa, Gabriele Celesti, Lucia Pascale, Roberto Alcidi, Alessandro Santi, Marinella Marinelli, Ilaria Porziani, Paola Gatti, Francesca Novelli, Laura Salterini, Alessandro Cera, Sonia Comessatti, Carlo De Amicis, Lorenzo De Angelis, Bruno Lupo e Marco Lilli.
IL GRAZIE ALLA CITTÀ
A poco distanza dalla nota ufficiale, Tommaso Biondi ha affidato al suo profilo facebook un sentito grazie alla città, per gli attestati di affetto e stima ricevuti in queste ore turbolente.
"Ho combattuto, come sempre ho fatto. A testa alta, mettendoci la faccia, la passione e il sorriso. Egoisticamente voglio pensare che questa pallottola partita dal fuoco amico sia arrivata per un grande errore alle mie spalle. Una ferita, che si è rimarginata immediatamente, nel momento in cui un'intera Città, la mia città, Spoleto e tutti gli Spoletini hanno dimostrato nei miei confronti e di quelli del gruppo una solidarietà infinita e al di sopra di qualsiasi appartenenza ed ideologia. Questa è la grande dimostrazione che nei momenti difficili questa città si unisce, compatta, questa grande famiglia riesce a produrre una quantità di amore e di affetto illimitati. Questo significa che tutti insieme possiamo fare grandi cose per questa meravigliosa Città. Grazie, veramente grazie. A tutti. Indistintamente. Vi prometto che continuerò a dare il mio contributo in maniera costruttiva alla vita di Spoleto. Perché ci sono nato ed ho scelto di viverci. Ora immagino di guardarvi tutti negli occhi e di abbracciarvi, sussurrarvi all'orecchio che se qualcuno possa pensare che questo episodio spiacevole possa abbassare la mia voce, non ha capito che mi ha dato, ci hanno dato ancora più forza ed un megafono ancora più grande. A chi rimane in questa sfida gli porgo il mio più sincero augurio e chiedo di basare questa campagna elettorale sul rispetto reciproco e credendo nella democrazia. Questa cosa deve soltanto migliorarci e insegnarci che la vita continua. A prescindere. Grazie ancora,per i messaggi, le chiamate e i tantissimi attestati di stima, non smetterò mai di dirvelo. Mi dispiace non poter dare questa occasione ai tanti che ci avrebbero scelto. Vi voglio bene!
Tommaso Biondi, immensamente orgoglioso di essere Spoletino".
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Il Messaggero