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PERUGIA - Maltrattata, non curata e letteralmente abbandonata a letto. Tanto da farla morire. A non occuparsi di lei sarebbero stati il figlio e la nuora, accusati di maltrattamenti contro familiari e per cui ora si potrebbero aprire le porte del processo.
Per la coppia, infatti, il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini ha richiesto il rinvio a giudizio e potrebbero dover rispondere della scarsa considerazione dell'anziana donna, morta nel 2018 a 70 anni. Secondo le accuse i due, che abitavano con lei nella casa comune a Città di Castello, avrebbero omesso «reiteratamente negli anni di sottoporla a congrue visite mediche e ricoveri ospedalieri», nonostante traumi e deperimento fisico. Avrebbero omesso addirittura di «curarne l'igiene personale, nutrirla e idratarla adeguatamente, nonché di consentirle una regolare mobilità». In base alla richiesta di rinvio a giudizio, l'avrebbero percossa «ripetutamente, tanto da determinarne la caduta con frattura del femore» senza neanche portarla in ospedale, rivolgendosi anzi a lei «in maniera aggressiva e autoritaria». Condotte queste che, secondo la procura, avrebbero determinato una sindrome da immobilizzazione, oltre a uno «stato di denutrizione, disidratazione, lesioni cutanee multiple e decubiti in stato avanzato nonché fratture ossee» in una situazione complessiva tale «da concorrere a cagione patologie letali» compresa la «severa sepsi» che l'ha portata al decesso. Di cui ora la coppia, difesa dall'avvocato Remo Rosadini, rischia di dover rispondere in un processo.
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