Bimbo disabile bloccato da auto del Comune: Spoleto, aperta inchiesta interna

Bimbo disabile bloccato da auto del Comune: Spoleto, aperta inchiesta interna
SPOLETO - Più severa di una multa, disarmante come il sorriso di un bambino. La lezione di civiltà data da un bimbo su una sedia a rotelle al dipendente comunale che...

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SPOLETO - Più severa di una multa, disarmante come il sorriso di un bambino. La lezione di civiltà data da un bimbo su una sedia a rotelle al dipendente comunale che con l’auto di servizio ha bloccato l’accesso alla rampa per disabili, sembra già di per sé molto più esemplare del provvedimento disciplinare che comunque è all’orizzonte. Già, perché il Comune ha avviato un’indagine interna per individuare l’autore del parcheggio selvaggio fatto ieri mattina nel cortile della Palazzina di San Carlo, dove hanno sede i servizi territoriali della Asl e quelli sociali del Comune. Un luogo, insomma, frequentato da tanta gente: non solo invalidi in carrozzina, ma anche tanti genitori con passeggini al seguito.

IL FATTO 
Il piccolo, poco prima delle 10 di ieri, è arrivato insieme al papà negli ambulatori della Asl, ma ha trovato l’accesso alla rampa sbarrato da un’auto in sosta. Non un’auto qualunque, ma quella del Comune, con tanto di stemma araldico e corona ducale stampati sulla carrozzeria, a fianco del logo dell’Ambito sociale 9. Il piccolo non si è scomposto più di tanto: con lo sguardo corrucciato, ha sfilato un foglio di carta bianca dal suo zainetto e con un pennarello rosso ha marcato impietosamente la scena. Disegnando il passaggio ostruito dall’auto e lui bloccato nel mezzo. Con tanto di scritta: «Sono invalido, fatemi passare. Grazie». Un gesto semplice e garbato, ma dal significato pesantissimo. A mo’ di multa, l’appello è stato lasciato sul parabrezza, accompagnato poco dopo da un secondo disegno, in cui il piccolo ha rappresentato un sole splendente, con tanti raggi luminosi. «Purtroppo - ha detto il papà del bambino a Il Messaggero - non è la prima volta che succede, speriamo che questo gesto aiuti a sensibilizzare. La situazione è a dir poco imbarazzante».
LE SCUSE 

Tra i primi a indignarsi per l’accaduto è stato il presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili, che ha subito attivato gli uffici per risalire all’autore del gesto di inciviltà. L’indagine interna è diretta dal dirigente dei servizi sociali Stefania Nichinonni, su tutte le furie per l’accaduto: «Avvisata dal Presidente del Consiglio che aveva letto la segnalazione - ha scritto pubblicamente - intervengo in qualità di dirigente della Direzione Servizi alla Persona, ubicata presso il complesso S.Carlo, in primis per scusarmi pubblicamente di quanto accaduto, che non ha giustificazioni tanto più perché compiuto da un dipendente o una dipendente di una direzione che del servizio alle fasce svantaggiate fa il motivo del suo lavoro. La sottoscritta già il 22 dicembre scorso, rilevando una situazione analoga, aveva inviato a tutti i dipendenti della direzione una email in cui raccomandava di fare molta attenzione, non essendoci segnaletiche particolari (che sono in preparazione da parte del condominio), se non la consapevolezza e l’attenzione che quello è uno spazio di accesso per disabili. Poiché l’email non è stata sufficiente, comunico che ho già attivato una verifica per individuare chi ha parcheggiato l’auto in quel posto e che verrà attivata una sanzione. Inoltre ho già dato disposizioni che a prescindere dalla segnaletica ancora non approntata, da lunedì verrà posta una transenna a garanzia dello spazio di manovra per l’accesso a disabili». Anche il presidente del consiglio comunale Giampiero Panfil si è scusato pubblicamente: "Nella tarda mattinata di martedì - ha detto -  sono venuto a conoscenza di questo Vergognoso episodio: oltre a chiedere scusa a nome dell'Amministrazione Comunale, vi assicuro che farò tutto il possibile affinché venga punito il responsabile". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero