Terni, baratto amministrativo per pagare i vecchi debiti

Un volontario taglia l'erba
Hai un vecchio debito verso il Comune di Terni ma non sai come pagarlo? Nessun problema, la soluzione oggi si chiama baratto amministrativo. Potrebbe essere questo lo slogan per...

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Hai un vecchio debito verso il Comune di Terni ma non sai come pagarlo? Nessun problema, la soluzione oggi si chiama baratto amministrativo. Potrebbe essere questo lo slogan per lanciare la nuova iniziativa che Palazzo Spada sta per mettere in atto. Alle prese con un'evasione record, 23 milioni di euro di Tari non versata, la Giunta è pronta a mettere in atto una strategia per il recupero dei tributi locali non versati (Imu, Tasi e Tari) introdotta dal 2014 con il Decreto Sblocca Italia. A dire il vero Palazzo Spada non incassa direttamente i soldi delle bollette non pagate dal moroso di turno, ma trasforma il debito in servizi a favore della collettività, producendo così comunque risparmi da riutilizzare in bilancio. La parola baratto rende benissimo l'idea. Sistemare un giardino per vedersi azzerare una bolletta Tari non versata. Prendersi cura di un'aiuola per ripianare il debito Imu. Tenere pulita un via del centro per pagare il debito Tasi accumulato. La normativa nazionale di riferimento lascia ampio margine di manovra ai Comuni che intendono adottare questo strumento.

«Sia chiaro - spiega l'assessore al bilancio Fabrizio Dominici - non deve essere un incentivo a non pagare le tasse e in cambio svolgere un lavoro per il Comune. Il senso civico che rende una città più vivibile non è barattabile. L'obiettivo della delibera a cui sto lavorano è un altro. Voglio dare una mano a quei soggetti che hanno subito gli effetti della crisi e si trovano oggettivamente in difficoltà per pagare le bollette. Il baratto amministrativo a Terni sarà solo per i debiti pregressi. Penso a commercianti, artigiani e piccoli imprenditori che vorrebbero pagare ma non hanno le disponibilità. È a loro che è rivolta questa possibilità». Criteri e modalità saranno, dunque, tarati su target specifici per evitare che la filosofia di fondo del baratto amministrativo venga stravolta, o peggio strumentalizzata.

«Per un Comune come quello di Terni che non ha soldi a causa del dissesto provocato dalla passate amministrazione di centrosinistra - spiega l'assessore Dominici - il baratto amministrativo potrebbe consentire ad alcuni cittadini di assolvere al proprio debito verso il Comune, nel rispetto delle regole dettate dalla presenza dell'Osl (i liquidatori, ndr). In questo modo potremo far rivivere le aiuole, far fiorire le rotonde, riordinare i parchi e quindi proseguire con quella che il collega Enrico Melaseche chiama la rinascita della città».
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Il Messaggero