Arrone, tappeto rosso per i volti del coraggio

Arrone, tappeto rosso per i volti del coraggio
ARRONE Ad Arrone è andato in scena il numero zero del Premio...

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ARRONE Ad Arrone è andato in scena il numero zero del Premio Valore Coraggio che dal prossimo luglio diventerà un pilastro culturale della Valnerina. Si tratta di un nuovo riconoscimento internazionale promosso da Fondazione Italia Sostenibile, Proloco e Comune di Arrone, con il patrocinio di Regione Umbria e Comune di Terni che è stato presentato nell’area convegni dell’ex stabilimento Cassetta, sabato scorso in coincidenza con la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta il cui riconoscimento prende spunto. La location doveva essere la suggestiva piazza del borgo, ma le bizze del tempo hanno consigliato di mettere in pratica il piano B. La serata è stata di quelle che possono essere definite di gala. D’altra parte tra giuria e premiati, il parterre era davvero prezioso. E le presenze hanno contribuito a riempire le strutture ricettive del comprensorio. A fare gli onori di casa il sindaco di Arrone Fabio Di Gioia e naturalmente la famiglia di Sergio e Riccardo Marini che ha fortemente voluto la nascita del premio e chiaramente il luogo dove organizzarlo. Tra le star Agostino Penna, vincitore di Tale e Quale show e Martina Sambucini Miss Italia 2020. A chi sono andati i 13 premi realizzati dallo scultore Sestilio Burattini che sono stati consegnati dall’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, dal responsabile Relazioni Istituzionali del Parlamento Europeo Ufficio Italia, Fabrizio Spada; dal vicepresidente Associazione Stampa Estera Philip Willan, dall’assessore alla cultura del comune di Terni Maurizio Cecconelli e da Gian Marco Chiocci, direttore AdnKronos e presidente della giuria? Quello più di attualità è stato assegnato ad Arif Oryakhail, medico afgano appena rientrato da Kabul dov'era per la ricostruzione della rete ospedaliera. Toccante la testimonianza di Francesca, sorella di padre Paolo Dall’Oglio, prigioniero di estremisti jihadisti in Siria. Applausi hanno strappato l’istrione don Luigi Merola, ex parroco di Forcella che ha strappato diversi giovani alla criminalità organizzata e Mauro Mascetti, autista del bus in fiamme in una galleria che il 14 luglio, ha salvato venticinque ragazzi. Sono state premiate anche l'imprenditrice di moda Nicoletta Spagnoli, nipote di Luisa, che non ha ceduto alla delocalizzazione mantenendo il quartier generale dell'attività in Umbria, l’imprenditrice Maria Chiara Buffa, di Amatrice, Maria Cristina Finucci, che con le sue opere d'arte denuncia dell’inquinamento da plastica nei mari, il fotografo Antonio Guccione, autore del manifesto del Premio, gli attori Massimo Wertmuller e Anna Ferruzzo, impegnati per la tutela degli animali, il cantante Agostino Penna che ha allietato l'evento, condotto da Pino Rinaldi con Martina Sambucini, Miss Italia 2020. Premiati pure Giusy Versace, atleta paralimpica, deputata e fondatrice della onlus Disabili No Limits che ha partecipato con un videomessaggio, Giovanni Putoto, che con Cuamm Medici con l’Africa è stato al fronte contro l’ebola e a Giorgio Calissoni, rapito nel 1983 con la madre Anna Bulgari. Insomma una presentazione che ha impreziosito l’estate della Valnerina, gettando le basi per un premio che come ribadito dal presidente di giuria Marco Chiocci, direttore dell’agenzia AdnKronos, vuole essere diverso facendo conoscere le storie della gente comune.

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Il Messaggero