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Un'altra lettera per Barbara Corvi, la trentasettenne amerina scomparsa nel nulla il 27 ottobre 2009. Questa volta, a scriverla è sua sorella Irene. Un messaggio positivo, nonostante tutto, in cui la giovane ringrazia la sorella per la forza che, nonostante sia scomparsa ormai da tredici anni, è riuscita e riesce ad infondere a tutti. «[...] mi sono resa conto di quanto è grande la tua forza - scrive Irene - Io ho sempre saputo quanto sei tosta e quanta forza trasmettevi e trasmetti, perché in tutti questi anni in cui sei mancata, sono riuscita a fare cose che non immaginavo solo grazie alla tua forza. In ogni situazione difficile, pensando a te e a come mi avresti aiutata e spronata, ho agito e vissuto, ma la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta, un mese fa, è come sei arrivata dentro a tutte le persone che lottano per te, e che tu nemmeno conosci».
Un'iniziativa lanciata dall'Osservatorio regionale sulle Infiltrazioni e l’illegalità della regione Umbria, che aveva scritto anche la prima missiva.
«Il progetto "lettere per Barbara Corvi" - spiegano dall'Osservatorio - prevede la pubblicazione mensile, ogni 27 del mese a partire dal 27 giugno 2022, di una lettera scritta da persone appartenenti alla società civile impegnate nella ricerca della verità e nel costruire memoria e pubblicata sulle testate giornalistiche umbre e calabresi. In tal senso, l’obiettivo generale della proposta è rendere la memoria di Barbara Corvi una prassi condivisa coinvolgendo persone e associazioni nel territorio umbro e non solo. Si intende così favorire la consapevolezza pubblica e la conoscenza sulla storia di Barbara Corvi affiancando la famiglia Corvi, le associazioni e la società civile rivolgendo insistentemente la domanda “dov’è barbara?”».
Un caso quello di Barbara su cui gli investigatori continuano a lavorare.
Un risvolto inaspettato perchè era stato lo stesso procuratore Alberto Liguori a chiedere di chiudere il fascicolo. Un'istanza a cui si erano però opposti i familiari di Barbara seguiti dagli avvocati Giulio Vasaturo ed Enza Rando. Da lì la fissazione dell'udienza che si è tenuta il 7 luglio nel corso della quale il procuratore ha revocato la sua richiesta e il gip ha indicato un termine massimo di sei mesi per le nuove indagini.
Ecco il testo integrale della lettera
«Cara Barbara,
il mese scorso ci siamo riunit* il giorno del tuo compleanno per ricordarti di nuovo e per dedicarti una canzone, che racconta molto di te, di come sei e del percorso che si sta facendo da quando non ci sei più, per cercare la Verità … e proprio in questa giornata mi sono resa conto di quanto è grande la tua forza.
Io ho sempre saputo quanto sei tosta e quanta forza trasmettevi e trasmetti, perché in tutti questi anni in cui sei mancata, sono riuscita a fare cose che non immaginavo solo grazie alla tua forza. In ogni situazione difficile, pensando a te e a come mi avresti aiutata e spronata, ho agito e vissuto, ma la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta, un mese fa, è come sei arrivata dentro a tutte le persone che lottano per te, e che tu nemmeno conosci. Ho sentito e visto in tutte queste persone la tua testardaggine e determinazione… sei arrivata dentro di loro!
Te ne sei andata fisicamente, ma la tua anima è qui con noi ogni giorno e nessuno riuscirà a mandarla via … “io ti sento dentro al vento, non sei andata via” come dice la canzone che racconta di te e della tua storia, scritta da una persona a te sconosciuta … ma tu sei arrivata anche a lei!!!
Grazie per la forza che ci dai ogni giorno nel continuare a gridare “DOVE SEI BARBARA?”
Tua sorella Irene»
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Il Messaggero