Alla mafia piacciono le aziende agricole umbre

Lavoranti in un campo agricolo
PERUGIA Gravi episodi di speculazione. Ovvero, il tentativo delle mafie di prendersi pezzi importanti di produzione agricola umbra a basso costo. Sfruttando le difficoltà...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PERUGIA Gravi episodi di speculazione. Ovvero, il tentativo delle mafie di prendersi pezzi importanti di produzione agricola umbra a basso costo. Sfruttando le difficoltà fisiologiche del settore, come tutti i settori dell’economia, ma anche quelle derivate dal terremoto. Difficoltà in ordine a minori introiti che hanno reso la vita difficile a molte realtà regionali, ma anche e soprattutto in ordine ai pesanti danni strutturali che hanno subito molte delle realtà direttamente colpite dagli eventi sismici di agosto e ottobre 2016. Lì, secondo il sesto rapporto Agromafie sui crimini alimentari, sono arrivate le mani delle organizzazioni criminali.Il report fa riferimento a tutte le azioni scattate proprio da fine 2016 per compensare i gravi danni causati dal terremoto.

«Nel corso di questi due anni è scattata una grande azione di solidarietà per aiutare le aziende a risollevarsi. Tuttavia, non sono mancati episodi di mera e gravissima speculazione - è scritto nel report -. Sono diverse decine, infatti, le aziende agricole che hanno ricevuto proposte di acquisto con offerte economiche particolarmente basse. Lo stesso fenomeno si è registrato con riferimento a numerose proposte di acquisto avanzate ai proprietari di animali allevati e impossibilitati a restare nelle stalle considerate inagibili perché pericolose o parzialmente crollate». 
Anche la dirigenza di Coldiretti Umbria ha partecipato a Roma alla presentazione del sesto Rapporto Agromafie 2018 elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare. «L’agricoltura e l’alimentare - commenta il presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti - sono considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità, specie in tempo di crisi, per questo occorre non abbassare la guardia e continuare a vigilare anche a livello locale». 
«Per contribuire a questa battaglia, Coldiretti - ricorda Diego Furia direttore regionale - ha promosso l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, con Giancarlo Caselli presidente del comitato scientifico. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano, tra l’altro, la necessità di stringere le maglie ancora larghe della legislazione, con la riforma dei reati in materia agroalimentare».

Allestita per l’occasione la tavola de “Il crimine nel piatto degli italiani” con i casi più eclatanti, dall’antipasto al dolce, di portate illegali frutto di traffici, inganni, frodi e manipolazioni per speculare sul cibo e sulle filiere agroalimentari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero