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Il contrasto, come detto, non passerà solo per un potenziamento della rete dei controlli, che saranno comunque parte importante. Non a caso le risorse hanno permesso di dotare la polizia locale di due nuove auto, di strumentazioni sofisticate e di test che saranno distribuiti fuori dai luoghi di incontro. Ma sono anche altre le attività di contrasto e tutela che si svolgeranno “sul campo”, proprio in quei punti di aggregazione grazie alla sinergia con i gestori dei locali del territorio. Nelle zone della movida, centri commerciali e punti di aggregazione sarà prevista la presenza itinerante di uno sportello di assistenza. Poi postazioni gestite da psicologi ed educatori, rivolte sia ai giovani che alle famiglie da organizzare anche on-line, chat dedicate all’ascolto, eventi per informare a tutto campo e far cambiare l’approccio al divertimento, lasciando da parte alcol e droga.
L’iniziativa è stata presentata ieri a palazzo dei Priori dal vicesindaco Gianluca Tuteri insieme alla dirigente Roberta Migliarini e all’assessore Gabriele Giottoli, al direttore del distretto del Perugino dell’Usl Umbria 1 Alfredo Notargiacomo, a Catina Bufo per Borgorete, Francesco Mezzanotte per l’Ufficio Scolastico Regionale. «Si tratta di un argomento che non potevamo non trattare in considerazione delle azioni che l’amministrazione in questi anni ha messo in campo per favorire lo sviluppo, la crescita e la salute dei giovani, vogliamo alzare ulteriormente il livello di attenzione nei confronti dei giovani, puntando con forza sulla prevenzione».
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