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TERNI «Abbiamo vinto il campionato con due livornesi e un pisano». Al presidente Stefano Bandecchi piace giocare con le parole. Se lui e Cristiano Lucarelli sono nati nello stesso quartiere, a Shangai, il pisano è Alberto Bartali, il preparatore atletico della Ternana. In realtà è nato a Pontedera anche se vive con la famiglia a San Maniato. Per tutti è il professore. Se la squadra rossoverde ha mantenuto una condizione atletica costante, il merito è anche suo perché con lo staff ha introdotto un metodo capace di monitorare tutti i calciatori settimana per settimana, arrivando a definire per ciascuno anche i minuti che avrebbe potuto giocare al top di partita in partita. Durante il campionato è stato lo stesso allenatore Lucarelli a tenere informati gli addetti ai lavori, rivelando i segreti del Gps che appunto tenevano sotto controllo i rossoverdi. Un lavoro, questo, che si va ad integrare con quello di Ivan Alfonso specializzato nella opponent analysis, cioè nell’analisi degli avversari dei quali realizza un video nel quale cerca di evidenziare pregi e difetti della squadra rivale nelle varie fasi di gioco (possesso, non possesso, palle inattive). Una Ternana 4.0, insomma. La scorsa estate Alberto Bartali aveva accettato volentieri di cominciare l’esperienza con la Ternana dopo quella positiva in Turchia durante la quale aveva vinto Coppa, Campionato e Supercoppa con il Galatasaray.
Nella stagione successiva, però, quella del Covid, l’interruzione del torneo lo costrinse ad un lungo lockdown dove assunse la decisione di avvicinarsi a casa: «Quando ho ricevuto l’offerta della Ternana –raccontò subito dopo la presentazione- ho valutato innanzitutto il progetto. Non ero interessato alla categoria. In questa società poi ho ritrovato gli amici prima ancora che colleghi come Lucarelli e Vanigli, toscani come me con i quali avevo già condiviso altre esperienze». Chiaramente l’interesse maggiore prima che iniziasse il campionato era l’aspetto legato al Covid e al fatto che si dovesse effettuare la preparazione in casa, senza disputare amichevoli, pensando subito ad un campionato compresso che prevedeva otto nove partite infrasettimanali.
Alla domanda specifica la risposta fu semplice ma, rileggendo quanto accaduto, pure alquanto profetica e di conseguenza non scontata: «Servirà partire bene subito ed avere tenuta durante il campionato».
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Il Messaggero