Il "professore" Alberto Bartali
dopo avere vinto tutto col Galatasaray
ha fatto grande anche la Ternana

Il "professore" Alberto Bartali dopo avere vinto tutto col Galatasaray ha fatto grande anche la Ternana
di Riccardo Marcelli
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Lunedì 19 Aprile 2021, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 13:11

TERNI «Abbiamo vinto il campionato con due livornesi e un pisano». Al presidente Stefano Bandecchi piace giocare con le parole. Se lui e Cristiano Lucarelli sono nati nello stesso quartiere, a Shangai, il pisano è Alberto Bartali, il preparatore atletico della Ternana. In realtà è nato a Pontedera anche se vive con la famiglia a San Maniato. Per tutti è il professore. Se la squadra rossoverde ha mantenuto una condizione atletica costante, il merito è anche suo perché con lo staff ha introdotto un metodo capace di monitorare tutti i calciatori settimana per settimana, arrivando a definire per ciascuno anche i minuti che avrebbe potuto giocare al top di partita in partita. Durante il campionato è stato lo stesso allenatore Lucarelli a tenere informati gli addetti ai lavori, rivelando i segreti del Gps che appunto tenevano sotto controllo i rossoverdi. Un lavoro, questo, che si va ad integrare con quello di Ivan Alfonso specializzato nella opponent analysis, cioè nell’analisi degli avversari dei quali realizza un video nel quale cerca di evidenziare pregi e difetti della squadra rivale nelle varie fasi di gioco (possesso, non possesso, palle inattive). Una Ternana 4.0, insomma. La scorsa estate Alberto Bartali aveva accettato volentieri di cominciare l’esperienza con la Ternana dopo quella positiva in Turchia durante la quale aveva vinto Coppa, Campionato e Supercoppa con il Galatasaray. 
Nella stagione successiva, però, quella del Covid, l’interruzione del torneo lo costrinse ad un lungo lockdown dove assunse la decisione di avvicinarsi a casa: «Quando ho ricevuto l’offerta della Ternana –raccontò subito dopo la presentazione- ho
valutato innanzitutto il progetto. Non ero interessato alla categoria. In questa società poi ho ritrovato gli amici prima ancora che colleghi come Lucarelli e Vanigli, toscani come me con i quali avevo già condiviso altre esperienze». Chiaramente l’interesse maggiore prima che iniziasse il campionato era l’aspetto legato al Covid e al fatto che si dovesse effettuare la preparazione in casa, senza disputare amichevoli, pensando subito ad un campionato compresso che prevedeva otto nove partite infrasettimanali. 
Alla domanda specifica la risposta fu semplice ma, rileggendo quanto accaduto, pure alquanto profetica e di conseguenza non scontata: «Servirà partire bene subito ed avere tenuta durante il campionato». Facile a dirsi, complicato a realizzarsi. Il campionato cominciò con due pareggi e una vittoria nelle prime tre partite di campionato. I rossoverdi dopo essere stati al 12esimo posto, sono saliti al sesto, quinto, terzo, fino a raggiungere la prima posizione che hanno poi occupato ininterrottamente dalla nona giornata. Di conseguenza anche l’andamento dei punti in classifica è stato di un crescendo costante. Spesso, quando le cose sembravano non andare per il verso giusto, i cambi sono risultati positivi tanto che ad oggi hanno praticamente esordito in campionato tutti i calciatori della rosa, compresi quelli che per qualche motivo erano rimasti fuori rosa. Altro aspetto importante la gestione del Covid. La società è stata tra le prime a chiedere allo staff sanitario coadiuvato da Michele Martella, di predisporre un protocollo preciso e capillare che è stato seguito in maniera professionale da atleti e componenti della società, evitando complicazioni durante il campionato attuale.

Insomma se il motore della Ternana 4.0 in questa stagione non si è mai ingrippato il merito è di tutte le componenti che hanno lavorato attorno alla squadra senza sbavature. Il futuro è qui. 

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