Mogol e Sanremo: «Necessaria una giuria di competenti»

Giulio Rapetti, in arte Mogol
Giulio Rapetti in arte Mogol quest’anno non ha guardato Sanremo («avevo delle partite di calcio da vedere, poi amo essere libero e non riesco a rimanere troppo...

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Giulio Rapetti in arte Mogol quest’anno non ha guardato Sanremo («avevo delle partite di calcio da vedere, poi amo essere libero e non riesco a rimanere troppo attaccato davanti alla televisione»), ma è al corrente delle polemiche nate intorno al verdetto del Festival: «La competenza è fondamentale. Le giurie lo erano? Ed è fondamentale anche la meritocrazia. Senza di quella non c’è democrazia» commenta  a margine della presentazione di “Un’avventura, la storia d’amore in musical” di Marco Danieli, con Laura Chiatti e Michele Riondino, costruita sulle canzoni di Mogol/Battisti, in sala dal 14 febbraio con Lucky Red.


Secondo il grande paroliere e produttore a Sanremo si dovrebbe continuare a votare con televoto e giuria: «Il televoto perché la gente è sempre stata la grande selezionatrice. Mozart è arrivato a essere quello che è non grazie ai critici. E serve anche una giuria, che però sia composta scegliendo dei competenti veri che possano dare il loro contributo e aggiustare eventualmente un po' le cose». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero