Mogol e Sanremo: «Necessaria
una giuria di competenti»

Giulio Rapetti, in arte Mogol
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Mercoledì 13 Febbraio 2019, 18:02
Giulio Rapetti in arte Mogol quest’anno non ha guardato Sanremo («avevo delle partite di calcio da vedere, poi amo essere libero e non riesco a rimanere troppo attaccato davanti alla televisione»), ma è al corrente delle polemiche nate intorno al verdetto del Festival: «La competenza è fondamentale. Le giurie lo erano? Ed è fondamentale anche la meritocrazia. Senza di quella non c’è democrazia» commenta  a margine della presentazione di “Un’avventura, la storia d’amore in musical” di Marco Danieli, con Laura Chiatti e Michele Riondino, costruita sulle canzoni di Mogol/Battisti, in sala dal 14 febbraio con Lucky Red.

Secondo il grande paroliere e produttore a Sanremo si dovrebbe continuare a votare con televoto e giuria: «Il televoto perché la gente è sempre stata la grande selezionatrice. Mozart è arrivato a essere quello che è non grazie ai critici. E serve anche una giuria, che però sia composta scegliendo dei competenti veri che possano dare il loro contributo e aggiustare eventualmente un po' le cose».
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