Truffa WhatsApp che svuota il conto corrente. «Ciao papà, ho rotto il telefono, mi mandi un messaggio?»: ecco come nasce

La truffa infatti era già circolata quest'estate, ma ora ha ripreso a circolare

«Ciao papà ho rotto il telefono, Questo è il mio numero nuovo! Scrivimi su Whatsapp. Puoi cancellare il mio vecchio numero di telefono», con tutte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Ciao papà ho rotto il telefono, Questo è il mio numero nuovo! Scrivimi su Whatsapp. Puoi cancellare il mio vecchio numero di telefono», con tutte le varianti di «ciao mamma» oppure «mi è caduto il telefono», ma la sostanza non cambia: desta sempre più allarme la nuova truffa che circola tra Whatsapp e Sms, in grado si svuotare il conto corrente dei malcapitati.

Meta rivoluziona le piattaforme social con l'Intelligenza Artificiale: cosa aspettarci su Whatsapp

Il metodo

Le forze dell'ordine avevano già iniziato a parlarne nelle scorse settimane; la truffa infatti era già circolata quest'estate, quando è più probabile che i figli siano separati dai genitori, magari in vacanza, risultando tutto più credibile. Ora, però, sembra aver ripreso forza, diffondendosi sempre di più. 

Il focus della truffa è il seguente: accaparrarsi l'attenzione e la fiducia con messaggi del tutto innocui, poi avviare la conversazione cercando di estorcere dati personali. Semplicemente leggendo il messaggio non è possibile che i cybercriminali riescano a rubare nulla, ma è facile per un genitore che crede di star parlando con il figlio comunicare involontariamente dati sensibili come luogo di lavoro, indirizzo di casa o addirittura codici di carte di credito e password, nel caso in cui la conversazione sia architettata ad hoc.

Il modo per proteggersi è solo uno: dubitare di messaggi simili e non aprire assolutamente il link allegato. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero