Robot maggiordomi per l'assistenza agli anziani: l'Ue lancia progetto di sviluppo

Robot maggiordomi per l'assistenza agli anziani: l'Ue lancia progetto di sviluppo
Un nuovo tipo di robot-maggordomi capaci di preparare il cibo e gestire la casa, ma anche aiutare l'utente anziano affetto da "deterioramento cognitivo lieve" a mantenere...

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Un nuovo tipo di robot-maggordomi capaci di preparare il cibo e gestire la casa, ma anche aiutare l'utente anziano affetto da "deterioramento cognitivo lieve" a mantenere atteggiamenti positivi e a tenere in esercizio abilità cognitive e fisiche.




E' obiettivo del progetto di ricerca "Ramcip" di durata triennale lanciato dalla Commissione Europea, che l'ha finanziato nell'ambito del programma Horizon 2020 con 4 milioni di euro. L'Italia sarà rappresentata dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa mentre il coordinamento del progetto è affidato all'istituto per le Tecnologie dell'Informazione del centro di ricerche e tecnologie greco. I robot di servizio per ambienti intelligenti di nuova generazione dovranno fornire assistenza sicura e discreta, in grado di incidere in maniera positiva negli aspetti significativi della vita quotidiana, spaziando dalla preparazione del cibo alla gestione della casa. Nello stesso tempo, i robot domestici di nuova generazione dovranno aiutare l'utente a mantenere atteggiamenti positivi e a tenere in esercizio abilità cognitive e fisiche.



«L'invecchiamento è associato al declino fisico e cognitivo - spiegano il ricercatore Emanuele Ruffaldi della Scuola Superiore Sant'Anna e il coordinatore del progetto, lo scienziato greco Dimitrios Tzovaras - poiché altera il modo in cui una persona si muove negli ambienti domestici, manipola gli oggetti e percepisce l'ambiente casalingo. Questi aspetti influiscono in maniera negativa sulle capacità delle persone anziane di provvedere da sole, in autonomia, alle attività domestiche quotidiane. Gli effetti sono resi peggiori dal “deterioramento cognitivo lieve”, che può evolvere nella demenza. La “robotica assistiva” può giocare un ruolo fondamentale nel miglioramento complessivo della qualità di vita delle persone anziane - concludono - aiutandole a vivere più a lungo e in maniera autonoma».
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Il Messaggero