Vinitaly 2.0: Renzi incontra il capo di Alibaba e apre alla frontiera digitale

Vinitaly 2.0: Renzi incontra il capo di Alibaba e apre alla frontiera digitale
Per il business vitivinicolo «la frontiera oggi è l'e-commerce e per far crescere ancora il vino italiano puntiamo sulla sfida digitale. Con questo obiettivo,...

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Per il business vitivinicolo «la frontiera oggi è l'e-commerce e per far crescere ancora il vino italiano puntiamo sulla sfida digitale. Con questo obiettivo, l'incontro in programma al Vinitaly tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e Jack Ma, fondatore e presidente del colosso cinese dell'e-commerce Alibaba, sarà bellissimo». Lo ha detto, alla presentazione della 50esima edizione di Vinitaly, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina nel sottolineare che lunedì 11 aprile «l'istituzione nazionale e un grande soggetto internazionale proveranno a leggere le prospettive del sistema Italia dentro questa partita».


«Come Mipaaf nello spazio »World Wine Web« - ha aggiunto il ministro Martina - abbiamo scelto di qualificare il nostro supporto alle imprese offrendo un'originale chiave di lettura per la comprensione dei nuovi fenomeni sulla sfida del digitale e su come questa grande esperienza fieristica possa incrociare il mondo web e social. L'obiettivo è offrire momenti di incontro e confronto tra produttori ed esperti sulla sfida digitale, coinvolgendo i più grandi player del web mondiale in dieci appuntamenti: da Facebook a Twitter, da eBay ad Amazon fino a Google e al cinese Alibaba. L'Italia vuole giocare un ruolo di leadership nell'utilizzo delle più avanzate innovazioni al servizio di una tradizione importante come quella del vino e - ha concluso Martina - la strada da percorrere nei prossimi 50 anni del nostro vino passa per questi canali e dal web. Dobbiamo imparare non solo a sfruttarli meglio, ma renderli strumenti di competitività. Anche nella lotta all'agropirateria siamo l'unica istituzione al mondo a garantire ai marchi geografici la stessa tutela dei brand commerciali contro i falsi».
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Il Messaggero