Montagne di ghiaccio e un pianeta giovane, ancora geologicamente attivo: sono queste alcune delle "scoperte" fatte su Plutone, grazie alle prime foto ravvicinate arrivate dalla...
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Immagini, mostrate dalla Nasa in una conferenza stampa, che non hanno deluso le aspettative di quanti hanno lavorato a questa missione iniziata 10 anni fa, e resa possibile grazie a New Horizons, il veicolo spaziale più veloce finora costruito. Dunque la prima novità è che vicino l'equatore di Plutone ci sono presenti delle montagne di ghiaccio, alte fino a 3.500 metri, presenti nel bordo inferiore del "cuore" di Plutone. Sono l'indizio che sul pianeta nano vi è un'attività vulcanica, come ha spiegato all'Ansa Fabrizio Capaccioni, dell'Istituto di astrofisica e planetologia dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Iaps-Inaf).
A differenza dei vulcani presenti sulla Terra che eruttano lava, quelli ipotizzati su Plutone eruttano ghiaccio, azoto, metano e monossido di carbonio (criovulcani) ringiovanendo la superficie del pianeta nano. «Quest'attività vulcanica - ha spiegato l'esperto - deve essere alimentata da una sorgente di calore interna, come elementi radioattivi presenti nel mantello che decadendo generano calore e una pressione che sfoga in un vulcano». La densità di Plutone, di due grammi per centimetro cubo (quella del ghiaccio è di un grammo per centimetro cubo), mostra che il pianetino è formato da un nucleo roccioso circondato da un mantello di ghiaccio d'acqua misto ad azoto, metano e di monossido di carbonio, e da una crosta ghiacciata. Questi elementi presenti all'interno di Plutone vengono emessi in superficie dall'attività vulcanica. Se nell'area a forma di cuore di Plutone non sono stati visti crateri da impatto, sulla sua luna più grande, Caronte, invece la sonda potrebbe averne trovato uno e anche molto grande. Le immagini mostrano una grande zona nera che, secondo Capaccioni, potrebbe essere un cratere da impatto.
Oltre a Plutone, New Horizons ha inviato immagini anche di due dei suoi satelliti, Idra e Caronte. La piccola luna Idra, che misura 43 chilometri per 33, sembra composta prevalentemente da ghiaccio d'acqua. Caronte, il satellite più grande e vicino a Plutone, ha invece una superficie giovane, segnata da crateri e da un canyon profondo fino a 9 chilometri
Dopo il passaggio, salutato il 14 luglio con un fragoroso applauso dal centro di controllo della missione e da un'esplosione di messaggi sui social network, New Horizons è entrata in una fase silenziosa che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, fino alle 3 del mattino del 15 luglio. È stato allora, infatti, che New Horizons ha "telefonato a casa" inviando un bip carico di significato: era il segnale che il passaggio ravvicinato era avvenuto con successo e che la sonda godeva di ottima salute. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero