Una strategia che integri ambiente, clima, energia e un Piano di ampio respiro incentrato sull'efficienza energetica. In estrema sintesi, sono queste per l'Enea le...
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«Per Enea - ha detto Testa - uno dei cardini di questo approccio è l'efficienza energetica che ha il grande vantaggio di essere energia "non consumata" e di mettere insieme ambiente, clima, energia e sostenibilità». Inoltre, rispetto alle altre fonti rinnovabili, «è motore per lo sviluppo di filiere industriali e produttive, di occupazione, reddito e benessere per il Paese» ha indicato il numero uno dell'Agenzia. Testa ha evidenziato che «le tecnologie per l'efficienza sono fatte in Italia, a differenza di altre tecnologie per le quali siamo debitori verso l'estero».
L'efficienza energetica, ha aggiunto, «la possiamo fare qui, nelle imprese, nell'illuminazione, nelle comunicazioni, nei trasporti e nell'edilizia, con benefici anche di riduzione dei gas serra». Uno dei possibili esempi, ricorda l'Enea, è il Piano di riqualificazione "spinta" degli edifici residenziali (deep renovation) proposto dall'Agenzia, che potrebbe arrivare a stimolare investimenti di 15-20 miliardi di euro/anno per riqualificare l'1% degli edifici/anno, nelle zone più fredde del Paese: ciò consentirebbe di risparmiare complessivamente 3,4 Mtep e di evitare circa 8,5 Mt di emissioni di CO2 in soli 13 anni (2017-2030). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero