Scoperta una schiera di giganteschi buchi neri perfettamente allineati in una regione dell'universo molto lontana, e tutti stanno scagliando getti nella stessa direzione....
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La presenza di allineamenti di questo tipo, aggiunge, può chiarire come è avvenuta la distribuzione della materia nel giovanissimo universo, e come successivamente si sono evolute le galassie. Comprendere la storia del cosmo, sottolinea l'astronomo, «ci aiuta inoltre a prevedere come diventerà l'universo». La scoperta è stata possibile grazie alle osservazioni di una regione dell'universo chiamata ELAIS-N1 con uno dei radiotelescopi più sensibili del mondo, il Giant Metrewave (Gmrt) in India, ma rileva Taylor, l'astronomia ha bisogno di strumenti ancora più sensibili come il radiotelescopio Ska (Square Kilometre Array) previsto in Sud Africa e Australia e che fornirà mappe dettagliate di una area molto vasta del cielo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero