Apple ha siglato un patteggiamento da almeno 32,5 milioni di dollari con la Federal Trade Commission, l'organismo americano che vigila contro comportamenti anti-concorrenziali...
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Il faro della Ftc è stato acceso dopo le lamentele dei consumatori registrate tra 2010 e 2011 e dovute al fatto che i minori hanno involontariamente provocato «milioni» di spese a carico dei loro genitori. Edith Ramirez, che presiede l'autorità, ha fornito l'esempio di un genitore la cui figlia ha speso 2.600 dollari sulla app «Tap Pet Hotel» e di un altro il cui figlio ha speso oltre 500 dollari nelle app «Dragon Story» e «Tiny Zoo Friends».
Apple è chiamata a modificare le pratiche con cui calcola le bollette al fine di garantirsi di avere ottenuto il consenso dei consumatori prima che a loro venga presentato il conto per quanto acquistati attraverso app. «Questo patteggiamento è una vittoria per i consumatori colpiti dal metodo ingiusto con cui Apple» calcola le bollette. Dal canto suo il produttore di iPhone ha dichiarato: «Proteggere i bambini è sempre stata la nostra prima priorità per l'App Store sin dall'inizio.
L'accordo di oggi con la Ftc estende il nostro programma di rimborso esistente per acquisti in-app che potrebbero essere stati effettuati senza il permesso dei genitori». In base all'intesa siglata oggi, Apple deve mandare una email ai consumatori colpiti con i dettagli su come ottenere un rimborso. Se le richieste complessive saranno inferiroi alla cifra da 32,5 milioni di dollari pattuiti, la differenza verrà versata alla Ftc. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero