Il viaggio a Palermo è stato tutt’altro che a vuoto. Nel calcio, chi va a seguire uno o più giocatori, spesso se ne torna a casa senza essere pienamente...
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La missione dell’emissario, comunque, ha avuto come principale riferimento Zaniolo. Lo United, attualmente in contatto con il management di Pallotta per stabilire la cifra dell’eventuale riscatto di Smalling a fine stagione, segue Nicolò già dall’inizio del 2019. Il talento giallorosso è finito nel mirino del Manchester dopo l’exploit in Champions: doppietta contro il Porto il 12 febbraio all’Olimpico nella gara d’andata degli ottavi. L’intenzione del club inglese è di forzare i tempi perché si rende contro che il valore del cartellino lievita di partita in partita. Meglio provarci subito, quanto meno strappando un’opzione ai dirigenti della Roma che stanno appunto trattando l’acquisto definitivo del difensore centrale arrivato dalla Premier. Proprio in questi giorni l’International Center of Sport Studies (Cies) ha evidenziato come la quotazione di Zaniolo sia cresciuta da qualche settimana, salendo a circa 80 milioni (78,9). L’ultimo aggiornamento è di lunedì 4 novembre, subito dopo il 4° gol consecutivo dei primi 5 stagionali (ora è a 7), realizzato il 2 novembre all’Olimpico contro il Napoli. La doppietta in azzurro è il nuovo step del giocatore che, davanti all’osservatore, ha messo in mostra il meglio del suo repertorio: qualità, finalizzazione, pressing e agonismo. Presenza fisica e tecnica, per intendersi. Al capitano Florenzi, in panchina al Barbera, ha dedicato in campo l’abbraccio dopo il 1° gol e su Instagram la foto che inquadra quel gesto affettuoso a fine partita con un semplice «Ti voglio bene». Il 4 settembre del 2004, sempre a Palermo, De Rossi debuttò facendo centro contro la Norvegia. Daniele, fino a lunedì sera, è stato il romanista più giovane a segnare in Nazionale. Adesso è Nicolò: 20 anni e 139 giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero