Viterbo, Palanca "bacchetta" gli arbitri: «Per crescere ci vuole tanto impegno»

Viterbo, Palanca "bacchetta" gli arbitri: «Per crescere ci vuole tanto impegno»
Ci vuole impegno e dedizione per crescere e raggiungere i risultati che desiderate.” Questo il monito del presidente del comitato regionale arbitri del Lazio, Luca Palanca, ai...

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Ci vuole impegno e dedizione per crescere e raggiungere i risultati che desiderate.” Questo il monito del presidente del comitato regionale arbitri del Lazio, Luca Palanca, ai colleghi viterbesi con i quali ha avuto un’importante riunione ieri pomeriggio. «I nostri arbitri si allenano presso due poli atletici – ha esordito il presidente della sezione Aia di Viterbo, Luigi Gasbarri – guidati a Viterbo da Claudio Petrella e a Orte da Alessandro Chindemi. Inoltre, facciamo formazione tecnica, con la visione di filmati e lo scambio di esperienze con i colleghi più esperti. Invito tutti a lavorare sodo – ha concluso Gasbarri – per raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissi».


Luca Palanca ha esortato i giovani colleghi ad impegnarsi. «Abbiamo tanti arbitri del Lazio nelle massime categorie – ha detto Palanca – per tagliare questi traguardi occorrono impegno e dedizione. Da parte nostra dobbiamo mettervi in condizione di puntare in alto».Inoltre, il presidente regionale degli arbitri ha sottolineato l’importanza della precisione necessaria nella stesura del referto di gara, che è un atto ufficiale.


Il vice presidente del comitato regionale, Riccardo Tozzi, ha tenuto una vera e propria lezione, con la proiezione di filmati, incentrata sulle procedure da effettuare prima della gara; il controllo del terreno di gioco; lo spostamento e la posizione migliore che gli arbitri devono assumere al momento del calcio d’inizio, calcio di rinvio, calcio d’angolo e calcio di punizione. Le conclusioni della riunione le ha tratte, come di consueto, il componente del consiglio nazionale dell’Aia Umberto Carbonari. «Chi non ha passione – ha detto l’autorevole esponente nazionale del sodalizio arbitrale – non può arbitrare o fare il dirigente della nostra associazione. Ringrazio questa splendida commissione regionale, che sta facendo un ottimo lavoro. Per quanto riguarda la violenza contro gli arbitri – ha concluso Carbonari – i nostri colleghi, che da avvocati assistono gli arbitri oggetto di questo deprecabile fenomeno, mi hanno riferito che stanno arrivando le prime sentenze della magistratura e sono molto dure nei confronti di chi agisce con violenza contro i direttori di gara». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero