La Vis Artena ha cambiato strada. Nei primi storici due campionati in serie D, la formazione rossoverde si è affidata a due tecnici giovani come Francesco Punzi e Stefano...
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L'ex guida del Trastevere (con cui nelle ultime due stagioni ha ottenuto un terzo e quarto posto) spiega i motivi che lo hanno portato ad accettare la proposta della Vis Artena: «È stato il club che ha dimostrato il maggiore interesse e mi ha voluto di più. L'impatto con Di Cori e Bucci, ma anche col direttore generale Cristian Calabrese e con il responsabile dell'area tecnica Tommaso Maurizi è stato più che positivo. Ho trovato persone semplici con cui poter dialogare in maniera serena e credo che questa sia un'ottima base per poter lavorare. La Vis Artena è una società che ha ancora potenzialità di crescita dopo aver fatto delle buone stagioni nei primi due anni: sta cercando di strutturarsi sia per ciò che concerne il settore giovanile che con l'impianto».
Proprio quello di poter giocare sul campo di casa è uno dei nodi che la Vis Artena spera di sciogliere nella prossima annata: «La società è in costante contatto con l'amministrazione. Probabilmente non riusciremo a giocare al Comunale nelle primissime gare, ma contiamo di poterlo fare a campionato in corso. D'altronde qui la squadra ha un certo seguito, anche se i ragazzi del tifo organizzato della Legione Borghese sono sempre presenti in casa e in trasferta».
Oltre alla guida tecnica, cambierà sicuramente anche il volto della rosa: «Ad oggi l'unico confermato certo è Marco Paolacci, un giocatore importante anche a livello di leadership che farà il capitano. Vorremmo trattenere anche qualche altro elemento over del vecchio gruppo. Un discorso simile lo si può fare anche per i giovani, la cosa importante sarà individuare i giocatori giusti per il nostro progetto. Obiettivi? E' presto per parlarne anche perché con ogni probabilità il campionato partirà più tardi del solito, ma cercheremo di ben figurare».
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Il Messaggero