Stefano Tacconi nella bufera dopo un video in diretta pubblicato sul proprio account Facebook. Per scusarsi per l'accaduto, l'ex portiere della Juventus e della Nazionale...
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Poi si era inserito nella discussione Brighenti che aveva raccontato di «quando ero a Modena e facevo il presidente onorario dei 'maneggiatorì portarono almeno quattro giocatori africani. Mi sembrava impossibile che fossero da settore giovanile, sono andato a controllare e avevano documenti falsi». Poi una rivelazione di Brighenti: Tacconi in nazionale era riserva anche per motivi politici. «Vicini era un comunista», l'affermazione di Brighenti. E Tacconi aveva replicato: «E sapeva che io ero fascista e Zenga comunista?». Chiusura di Brighenti: «Certo...». Al che Tacconi aveva replicato così: «quindi sapeva che sono fascista e non mi faceva giocare? Al posto mio giocava Zenga, siamo usciti ai Mondiali di Italia '90 per colpa sua e ancora aspettiamo da lui i 300 milioni di lire del premio per la conquista della Coppa del Mondo. Ciao Walter, oggi avrei voluto incontrarti!».
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Il Messaggero