Lazio e Immobile travolgenti: 5 a 1 al Verona

Lazio e Immobile travolgenti: 5 a 1 al Verona
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Trentaquattro. Sì, proprio trentaquattro. Nessun italiano mai come lui in serie A. La Scarpa d’Oro ora ce l’ha al piede. Ieri il principe biancoceleste l’ha calzata. Prove generali. Per ora la condivide con Lewandowsky. Ma Immobile la vuole tutta per sé. Centrata la Champions ora è questo l’obiettivo della Lazio: incoronare Immobile Re. Ciro per tutti e tutti per Ciro. Patto d’acciaio nello spogliatoio. E a testimoniarlo è proprio il siparietto nel finale con Luis Alberto. Immobile che cede il rigore allo spagnolo «Anche lui ha obiettivi da raggiungere», e il Mago che glielo restituisce: «Il tuo obiettivo è più grande». Tripletta nel 5-1 con cui la Lazio ha battuto il Verona.  Due rigori e una carezza al pallone esaltazione dell’estetica del gesto. Superato il primato stabilito da Antonio Angelillo nella stagione 1958/59. Unico anche nella Lazio guardando alla singola annata. Ha segnato più di tutti. Ha superato anche Chinaglia al terzo posto dei bomber all-time biancocelesti. Ciro è a 123, a 127 c’è Signori. Piola è irraggiungibile per quest’anno a 149. Ma è tutta la Lazio ad essersi sciolta. Sarà la tranquillità della Champions ormai acquisita. Sarà che vincere aiuta a vincere. E così ecco la manita che consente l’aggancio all’Atalanta (messa meglio negli scontri diretti) e a -1 dal secondo posto dell’Inter. Nulla è impossibile. 



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Partita condizionata certamente dal caldo con squadre che non riescono a dare continuità alle proprie azioni offensive e vivono di fiammate decisamente sterili. Nei primi 45' arbitro Volpi e Var Fabbri protagonisti. Due penalty decidono la parità al riposo. Luis Felipe ingenuo (ma il rigore è molto dubbio) su Zaccagni e il marocchino Amrabat dal dischetto realizza la sua prima rete stagionale spiazzando Strakosha. In pieno recupero Lazovic troppo precipitoso su Immobile e dal dischetto il capocannoniere del campionato non fallisce. Ripresa di altro spessore complice il calo di temperatura e prima Lazio che sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Acerbi poi Verona ad un passo dal nuovo sorpasso con deviazione di Luiz Felipe che va a colpire il palo della porta difesa da Strakosha. Lazio che passa, invece, con una punizione di Milinkovic-Savic che, deviata da Pessina, spiazza l'esordiente Radunovic. Il Verona reagisce d'orgoglio, Strakosha è decisivo su Borini poi Correa realizza un gol da attaccante di razza, sfrutta l'errore di Faraoni, vince il rimpallo su Rrhamani e manda il Verona all'inferno. I gialloblù combattono, Salcedo ha la palla buona per riaprirla, poi una gemma di Immobile sigla il poker dei biancocelesti. Lo stesso Immobile dal dischetto in pieno recupero fissa il finale con un impietoso 5-1 per la Lazio sfruttando il fallo in uscita di Radunovic sullo stesso attaccante.


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Il Messaggero